lunedì 30 marzo 2020

Lettura ad Alta Voce - Mara



Questa brano è letto dalla prof. Daniela La Macchia. Tratto da Mara di Ritanna Armeni. In un momento così denso di interrogativi, quale è questo che stiamo vivendo, dove il male ci viene da un nemico invisibile, un virus, che attenta alla nostra salute, mi sento di dire che non è mai abbastanza quello che si fa per mantenere vivo il ricordo di quello che altri mali invisibili hanno fatto all'umanità.
Il razzismo, l'invidia sociale, sono mali e peccati spesso invisibili e striscianti. Purtroppo, a volte, la scuola stessa non viene capita quando fa di tutto per combattere, ancora oggi, attraverso l'analisi e la memoria, perché mai più si cada in questi errori, mai più un popolo ceda al canto delle sirene.

Quest'anno molti alunni che avrebbero voluto visitare il campo di concentramento e sterminio di Auschwitz con un programma di viaggio di istruzione  promosso e patrocinato dal MIUR, a causa delle misure di contrasto e contenimento del CoViD19, non son potuti partire. Avrebbero visto con i loro occhi, quello che alcuni negano sia mai avvento.

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Abstract
Mara è nata nel 1920 e ha 13 anni quando comincia questa storia. Vive vicino a largo di Torre Argentina. Il papà è bottegaio, la mamma casalinga. Ha un’amica del cuore, Nadia, fascista convinta, che la porta a sentire il Duce a piazza Venezia. Le piace leggere e da grande vorrebbe fare la scrittrice o la giornalista. Tanti sogni e tante speranze la attraversano: studiare letteratura latina, diventare bella e indipendente come l’elegante zia Luisa, coi suoi cappellini e il passo deciso e veloce. Il futuro le sembra a portata di mano, sicuro sotto il ritratto del Duce che campeggia nel suo salotto tra le due poltrone. Questo è quello che pensa Mara, e come lei molti altri italiani che accorrono sotto il Suo balcone in piazza Venezia. Fino a che il dubbio comincia a lavorare, a disegnare piccole crepe, ad aprire ferite. Tra il pubblico e il privato la Storia compone tragedie che riscrivono i destini individuali e collettivi, senza eccezioni. Quello che resta è obbedire ai propri desideri: nelle tempeste tengono a galla, e nei cieli azzurri sanno disegnare le strade del domani.



Ritanna Armeni
Giornalista e scrittrice. Ha lavorato come caporedattrice al periodico «Noi donne», poi a «il manifesto» e nella redazione di «l’Unità», a «Rinascita» e, ancora, opinionista sul quotidiano «Il Riformista». È stata per tre anni conduttrice di "Otto e mezzo" insieme a Giuliano Ferrara. Ha pubblicato Di questo amore non si deve sapere (Ponte alle Grazie 2015), vincitore del Premio Comisso. Tra gli altri suoi titoli usciti sempre con Ponte alle Grazie: La colpa delle donne (2006), Prime donne. Perché in politica non c'è spazio per il secondo sesso (2008), Una donna può tutto. 1941: volano le Streghe della notte (2018). Mara. Una donna del Novecento (2020).



mercoledì 25 marzo 2020

Lettura ad Alta Voce - Notturno


E' con infinita gratitudine ed un pizzico di orgoglio che pubblichiamo su questa pagina la lettura del prof. Enrico Cannizzaro di alcune pagine tratte da Notturno di Gabriele D'Annunzio.

Non occorre che io introduca il brano perché lo fa già nella registrazione il prof Cannizzaro. 
Le immagini del video sono state inserite dal prof. Corinaldesi, che ringraziamo.

Buon ascolto.

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copertina della prima edizione


Alla prossima lettura e ricordate!  #iorestoacasa

venerdì 20 marzo 2020

Lettura ad Alta Voce - Lettera ad un bambino mai nato



Oggi legge per noi la prof. Armelle Queyras. Questa lettura era già prevista per i nostri incontri  del martedì in presenza. Quando chi vi scrive ha lanciato l'idea di registrare le letture, dato il divieto di potersi incontrare in Biblioteca dovuto alla situazione legata al CoVid19, anche Armelle ha subito aderito e inviato questo contributo.

Abbiamo pensato, con il prof. Corinaldesi,  di pubblicare due volte a settimana le letture ad alta voce.
Se ci dovessero essere cambiamenti ve lo faremo sapere.

Speriamo tanto di farvi compagnia in questo periodo e di comunicare con la nostra attività a distanza una presenza emotiva, che è molto importante. Una vicinanza non fisica, ma di intenti, di empatia con l'altro. Se questo periodo ci può insegnare qualcosa è che dobbiamo cogliere tutte le opportunità positive. E ce ne sono tante. Le vedremo, ne parleremo nei prossimi giorni.

Vi lascio all'ascolto del testo tratto da Lettera ad un bambino mai nato di Oriana Fallaci. Grazie Armelle.

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Scritto nel 1975 in seguito alla perdita di un figlio, Lettera ad un bambino mai nato è un libro di non più di cento pagine, in cui Oriana Fallaci riesce a condensare il travaglio di una donna di fronte ad una maternità inaspettata. È un libro complesso, del quale il titolo suggerisce solo l'epilogo drammatico. Il lettore può esserne ingannato, e aspettarsi fin dalle prime pagine di assistere allo sfogo femminista di chi vuole far valere e imporre una posizione. In realtà non è così. Il libro ha il pregio di trattare un tema spinoso come quello dell'aborto lasciandolo però sullo sfondo, facendo emergere, invece, il tema centrale della maternità, che si snoda attraverso il dialogo di una donna con il bimbo che porta in grembo.


lunedì 16 marzo 2020

Lettura ad Alta Voce - Regno


Ed eccoci tornati.  Da remoto, con un brano breve di soli due minuti, ma molto interessante.

E' la Biblioprof che vi scrive, e che insieme al prof Corinaldesi, si cimenta nel raggiungervi via web, data la sospensione delle attività didattiche e degli incontri di Lettura as Alta Voce a causa del coronavirus.

Sempre curiosa e autodidatta, questa volta mi sono organizzata per arrivare a voi tramite registrazione video.

Il prof. Corinaldesi ha subito aderito alla mia proposta e immediatamente ha registrato questo primo brano, Regno,  scritto da Erri De Luca e  tratto da Alzaia. In effetti è lui che dà il contributo maggiore perché ci dona il suo tempo, la sua voce e scelta di lettura.

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L'alzaia è la fune che serviva a tirare dalla riva di fiumi e canali chiatte e battelli controcorrente. E qui è la corda che trascina pensieri, frasi, spunti, accadimenti. Alzaia diventa così un prezioso quaderno di riflessioni, un esercizio per non perdere la memoria. Si procede per "voci" in ordine alfabetico (e a quelle dell'edizione del 1997 se ne aggiungono molte altre) come in un vocabolario. Voci come Agguati, Compiti, Confini, Emigranti, Esecuzioni, Indifferenza, Maternità, Nuvole, Operai, Ricordo, Rondine, Sazietà, Sono io, Testimoni, Vacci piano, Yiddish, Zingari. E in ogni voce c'è un dettaglio, un segmento di verità, un appunto da non dimenticare. Walter Benjamin, scrive De Luca,"immaginava di scrivere un libro di sole citazioni, il cui senso fosse dato dall'accostamento, il cui valore d'autore risultasse dal montaggio. Questo libretto,Alzaia, che ammucchia frasi lette e vi appende un commento, è seguace di quell'intuizione".


martedì 3 marzo 2020

Sospensione temporanea incontri di Lettuta ad Alta Voce.






In seguito a comunicazione della Vicepresidenza al prof. Corinaldesi per vie brevi, si applica alle riunioni in Biblioteca la circolare n.192 qui di seguito evidenziata e che può essere consultata al link fornito. Pertanto, sono sospesi fino al 15 marzo 2020 gli  incontri di Lettuta ad Alta Voce.

Circolare n. 192 del 26.02.20202
Nuove disposizioni per la gestione del PCTO, assemblee, convegni e tutte le
attività che prevedano la presenza contemporanea di più classi presso l’Istituto