mercoledì 3 ottobre 2012

Progetto Extensive Reading all'ITAS Garibaldi di Roma


The Picture of Dorian Gray - Stage 3

La nostra scuola nell'anno scolastico appena finito ha aderito al progetto Extensive Reading che viene continuato anche quest'anno.

La biblioteca, come centro di documentazione, pubblica una breve relazione scritta dagli studenti in merito a questa esperienza.

L’extensive reading è un progetto che è stato proposto dall’Ambasciata inglese ad alcuni professori di lingua e letteratura inglese delle scuole italiane al fine di far conoscere e invogliare gli studenti alla lettura della lingua inglese. A questo proposito l’ambasciata ha messo a disposizione dei professori le edizioni facilitate di diverso livello e genere di opere in lingua inglese perché si ritiene che leggere per 20 minuti un libro in inglese equivale a parlare per 2 ore con una persona di madrelingua.
Classe 3A

Prima di cominciare il progetto abbiamo fatto un test per vedere il nostro livello di inglese e poi alla fine del progetto ne abbiamo fatto un altro per vedere i miglioramenti che in effetti ci sono stati. Per agevolare i ragazzi, come abbiamo già detto, sono stati messi a disposizione vari livelli per aiutare anche chi ha difficoltà nel comprendere la lingua inglese. Il progetto è durato tutto l’anno scolastico e comprendeva oltre alla lettura, esercitazioni in classe per ampliare il nostro vocabolario.
Francesca Ferrantini & Andrea Pietrangeli 3°A

«L’extensive reading è un progetto finalizzato ad aumentare la lettura in lingua inglese dei giovani adolescenti. La prima volta che la prof.ssa portò i libri in classe non la presi sul serio per la piccola dimensione e per le poche pagine perché solitamente io leggo libri di più di 500 pagine (almeno!) ma poi, leggendone uno dopo l’altro ho cominciato ad appassionarmi alla lettura in lingua straniera e mi sono comprata alcuni dei libri che avevo letto in dimensione ridotta anche in italiano! Il libro che mi è piaciuto di più è stato “Hamlet” perché adoro la storia su cui si fonda e il modo in cui lo scrittore scrive i suoi romanzi. Il libro che mi è piaciuto di meno, invece, è stato “Sense & Sensibility” perché non sono riuscita a comprendere tutte le parole, nonostante sia riuscita comunque a leggerlo tutto, dato che Jane Austen è la mia scrittrice preferita! Credo sia stato un progetto utile e divertente, forse anche alternativo per studiare la lingua inglese.»     
Federica Zongoli 3°A


  
«La cosa che mi è più piaciuta del progetto dell’extensive reading è stato il fatto che ognuno era indipendente di fare le proprie scelte riguardo al tipo di lettura e alla velocità di lettura. Non c’era nessuno che ti criticava su quanti libri avessi letto o sul livello che avevi scelto. Ognuno era libero e indipendente di scegliere ciò che voleva. Inoltre ricevere premi, gli attestati alla fine di ogni mese (chi aveva letto più libri in quel mese, chi aveva scritto meglio in quel mese e chi era migliorato maggiormente in quel mese) era molto gratificante. I progressi ci sono stati. La visita alla villa Wolkonsky (residenza dell’ambasciatore inglese a Roma) è stato il tocco finale. Magnifico.»
Elisa Santaroni 3°A



Classifica libri più letti:

Level 1 : White Death, Titanic

Level 2 : Romeo and Juliet, Canterville Ghost, S.Holmes and the short story, The love of king

Level 3 : The picture of Dorian Gray, Chemical secret, A Christmas carol

Level 4 : Little woman, Treasure Island

Level 5 : Ghost stories, David Copperfield

Level 6 : Pride and prejudice

                                                                                                          Tiziano Iacuitti 3°A
A cura del docente bibliotecario:

Ulteriori approfondimenti

http://extensivereading.net/docs/tebiki_GREng.pdf
http://ukinitaly.fco.gov.uk/it/news/?view=News&id=778233982
http://en.wikipedia.org/wiki/Extensive_reading

5 commenti:

  1. Il progetto di E. R.? La prof. Entrava una volta a settimana in classe con una valigia: all’interno c’era una biblioteca in inglese. Ognuno sceglieva il libro a cui era interessato e lo leggeva in classe, o a casa in una o due settimane; poi lo riportava e ne prendeva un altro, per circa 9 mesi… Un’idea sicuramente interessante e semplice: una briciola di cultura in più non fa male a nessuno! Finito l’anno scolastico abbiamo comprato due libri da leggere per le vacanze: logicamente durante l’estate non si ha voglia di studiare, ma i libri sembravano ‘piccoli’ e un ‘piccolo’ sforzo si poteva fare.»
    Mattia Fatiganti 3 B

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  2. Inizialmente non avevo preso sul serio l’E.R., perché non ero abituato a leggere tanti libri; poi in inglese la fatica raddoppiava! Libro dopo libro mi annoiavo sempre più. Sia chiaro I libri li leggevo comunque: ma non li finivo! Dopo qualche tempo la Prof. arrivò in classe con una ‘cofanata’ di libri nuovi. Mi sono tanto incuriosito che ne ho presi subito due con titoli strani, tra cui il mio preferito: Skyjack. Così la settimana dopo ne ho presi due di livello più alto (se non sbaglio verde) e incredibile, ma sono riuscito a leggerli!» Leonardo Dazzi 3° B

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  3. Grazie all’E. R. ho migliorato non solo la competenza linguistica, ma anche la pronuncia grazie ai CD dei testi... Penso che l’E. R. sia uno di quei progetti che aprono la mente verso nuovi obiettivi. Se prima amavo la lingua inglese, grazie all’E. R. ora la amo ancora di più! » Claudia Ruggeri 3° B

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  4. Partecipando all’E.R. abbiamo acquisito non solo la lingua inglese, ma abbiamo anche dato motivo di vanto alla nostra scuola e soprattutto alla nostra classe! Spero che questo progetto venga proposto ad altre classi, perché insegna che anche un libro può dare tanto. »   Riccardo Caso 3° B

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  5. La varietà dei titoli dava la possibilità di scegliere e quindi di leggere con più voglia. Mi è piaciuta l’opportunità di uno studio alternativo della lingua inglese: tutti si sono potuti divertire studiando! Credo che leggendo si possa sviluppare un pensiero, quindi leggendo in inglese abbiamo imparato a pensare in inglese. Consiglio a qualsiasi altra classe o istituto è di prendere parte a questo progetto non per i voti a scuola, ma per se stessi!»
    Giorgia Nicolini 3° B

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