Scrittore e giornalista italiano di origine iraniana, nato a Teheran nel 1941, da esule, si spostò a Roma, dove frequentò le facoltà di architettura e scienze politiche. Fece parte da esiliato, dell'opposizione al regime dello scià Mohammad Reza Pahlavi.
Molte le sue collaborazioni di prestigio: capo redattore esteri della rivista “Astrolabio”; collaborò a lungo con “Politica internazionale”; curò una rubrica di analisi delle vicende iraniane e mediorientali per RaiNews24; lavorò esperto di politica mediorientale per il gruppo Espresso-Repubblica e per la rivista di geopolitica Limes.
Di rilievo le sue biografie di Mohammad Mossadegh e dell'Ayatollah Khomeini (Cei 1983), Documenti di un dirottamento, sul caso dell'Achille Lauro (Eri 1988) e la prefazione a La civetta cieca. Tre gocce di sangue (Feltrinelli 2006), di Sadegh Hedayat, l'autore considerato il padre della letteratura persiana moderna.
Perchè ve lo presento? Perchè dalla collaborazione con Biblioteche di Roma, in qualità di Bibliopoint abbiamo avuto in dono un suo romanzo:
Bijan Zarmandili. Il cuore del nemico. Roma: Cooper, 2009
Curiosate in OPAC (cliccate sulla lente nella colonna qui a destra) per leggere anche l'abstract!!!
Invito alla lettura:
Come inizia il romanzo
E' un tardo pomeriggio di giugno e il sole ancora rovente si è allungato pigramente sull'isola.
l'uomo si è tolto la camicia - i suoi capelli lunghi e grigi ondeggiano ai movimenti bruschi della testa,
la pelle è color ocra, di argilla sporca segnata qua e là da rughe acerbe - e si è sdraiato sulla spiaggia. Ha posato sulla sabbia la nudità, la magrezza del corpo e quel che rimane di una muscolatura un tempo vigorosa; co movimenti goffi, infantili, ora cerca una posizione comoda con le mani. le sposta lentamente sul petto, quindi dietro la nuca, infine le nasconde nella sabbia. Di tanto in tanto scuote la testa, a destra e a sinistra, come chi cerca di allontanare un pensiero sgradevole; le labbra in costante movimento, ma rimangono mute. Poi un guizzo di angoscia scaccia l'acceno di sorriso che gli era comparso sul volto.
Rakhsh ha poggiato il muso sulla sabbia asciutta, al suo fianco. I peli sul dorso e sulla pancia sono quasi grigi, confusi con il nero della testa, delle zampe e della coda. Lo aveva incontrato mentre vagava ai margini della strada che saliva in collina e da allora sono rimasti insieme.
Spero di avervi incuriosito.
La vostra Biblioprof.
Altri romanzi di Bijan Zarmandili
La grande casa di Monirrieh, Feltrinelli, 2004
L'estate è crudele, Feltrinelli, 2007
I demoni del deserto, Nottetempo, 2011
Viene a trovarmi Simone Signoret, Nottetempo, 2013
Storia di Sima, Nottetempo, 2016
Nessun commento:
Posta un commento