Questo breve scritto di Rosso di San Secondo, scelto e letto da Bianca Maria Castelli del Comitato di Quartiere Grottaperfetta, che ringraziamo, è particolarmente interessante.
Il brano è indirizzato anche se i nomi dei personaggi sono cambiati, a Luigi Pirandello e se l'ascoltatore farà attenzione parla di una amante e di una moglie. I riferimenti sono alla moglie di Pirandello e alla di lui amante Marta Abba.
Andrea Camilleri, nel suo libro su Pirandello, intitolato Biografia del Figlio Cambiato, ricostruisce e analizza la situazione familiare di Pirandello e il dolore della moglie traendo le stesse conclusioni. Non pazza la moglie di Pirandello, come ovunque descritta, ma ragazza sradicata dal suo paese per essere poi abbandonata, sola, in casa a Roma senza affetti, tradita dal marito, ella inizia a manifestare disturbi dell'umore e probabilmente più che essere una pazza inizia a soffrire di un disturbo depressivo non riconosciuto come tale all'epoca.
Chi vi scrive ha avuto il piacere di conoscere, anche se brevemente, la moglie di Rosso di San Secondo ad una prima teatrale di Marionette che Passione, data a Roma negli anni '90 essendo la signora Rosso ospite d'onore.
Buon Ascolto!
La vostra Biblioprof
Pier Maria Rosso di San Secondo (Caltanissetta, 30 novembre 1887 – Lido di Camaiore, 22 novembre 1956) è stato un drammaturgo e giornalista italiano.
Studiò presso il liceo classico Ruggero Settimo di Caltanissetta. La sua poetica è caratterizzata dal lirismo e da una visione pessimista del rapporto tra l'uomo e la società, con personaggi spesso segnati dalla solitudine e da un certo contrasto tra passione e razionalità. Spesso questo contrasto è simbolicamente ricercato da San Secondo nel confronto tra il Nord, caratterizzato da una vita razionale, concreta e grigia, e il Sud caratterizzato dal sogno mitico, dai colori passionali della vita.
Tra le sue opere più importanti si ricordano La sirena ricanta, suo esordio in teatro nel 1908, e Marionette, che passione! del 1917, opera che accese l'interesse di Luigi Pirandello, il quale spinse affinché l'opera fosse rappresentata. La storia di Marionette, che passione! è incentrata sull'incontro casuale di tre personaggi, incapaci di dare un senso alla propria esistenza. I tre si riveleranno alla fine non diversi da marionette, esseri totalmente in balia delle proprie passioni. Un'opera drammatica, grottesca, che alcuni definiranno legata al pirandellismo. Secondo Gaetano Savatteri, la grandezza di Rosso di San Secondo venne messa in ombra proprio dalla figura di Pirandello.
In seguito al grande successo di Marionette che passione!, Rosso di San Secondo scrisse altre opere teatrali, fra cui La bella addormentata del 1919, L'ospite desiderato del 1921, Tra vestiti che ballano del 1927, Il ratto di Proserpina[1] del 1954, Una cosa di carne, Il delirio dell'oste Bassà, Amara. Scrisse anche testi di narrativa, come le novelle della raccolta Ponentino del 1916 e il romanzo La fuga (1917). Ricevette nel 1934 il "premio Mussolini" per la letteratura dell'Accademia d'Italia. Collaborò anche alla sceneggiatura di alcune pellicole.
Fonte Wikipedia
Nessun commento:
Posta un commento