venerdì 20 marzo 2020

Lettura ad Alta Voce - Lettera ad un bambino mai nato



Oggi legge per noi la prof. Armelle Queyras. Questa lettura era già prevista per i nostri incontri  del martedì in presenza. Quando chi vi scrive ha lanciato l'idea di registrare le letture, dato il divieto di potersi incontrare in Biblioteca dovuto alla situazione legata al CoVid19, anche Armelle ha subito aderito e inviato questo contributo.

Abbiamo pensato, con il prof. Corinaldesi,  di pubblicare due volte a settimana le letture ad alta voce.
Se ci dovessero essere cambiamenti ve lo faremo sapere.

Speriamo tanto di farvi compagnia in questo periodo e di comunicare con la nostra attività a distanza una presenza emotiva, che è molto importante. Una vicinanza non fisica, ma di intenti, di empatia con l'altro. Se questo periodo ci può insegnare qualcosa è che dobbiamo cogliere tutte le opportunità positive. E ce ne sono tante. Le vedremo, ne parleremo nei prossimi giorni.

Vi lascio all'ascolto del testo tratto da Lettera ad un bambino mai nato di Oriana Fallaci. Grazie Armelle.

La vostra Biblioprof  :)

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Scritto nel 1975 in seguito alla perdita di un figlio, Lettera ad un bambino mai nato è un libro di non più di cento pagine, in cui Oriana Fallaci riesce a condensare il travaglio di una donna di fronte ad una maternità inaspettata. È un libro complesso, del quale il titolo suggerisce solo l'epilogo drammatico. Il lettore può esserne ingannato, e aspettarsi fin dalle prime pagine di assistere allo sfogo femminista di chi vuole far valere e imporre una posizione. In realtà non è così. Il libro ha il pregio di trattare un tema spinoso come quello dell'aborto lasciandolo però sullo sfondo, facendo emergere, invece, il tema centrale della maternità, che si snoda attraverso il dialogo di una donna con il bimbo che porta in grembo.


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