lunedì 5 luglio 2021

Quando sarà proclamato il vincitore del Premio Strega 2021?



Giovedì 8 luglio 2021  nell'ambito della cerimonia finale, sarà assegnato  un riconoscimento specialeagli autori finalisti. Anche quest’anno, grazie al coinvolgimento delle venti Accademie di Belle Arti statali nazionali, è stato indetto un concorso per la realizzazione di una scultura ispirata al mestiere di scrivere e all’importanza della promozione della lettura. La studentessa vincitrice di questa edizione è Liang Yue dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. L'artista riceverà una borsa di studio, ma soprattutto vedrà realizzata la propria opera che consegnerà agli autori finalisti nel corso della serata finale del premio che quest’anno si svolgerà al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e in diretta su Rai 3. 

mercoledì 23 giugno 2021

Premio Strega nel tempo. Dal 1947 in poi chi ha vinto?





 

1947 Ennio Flaiano foto Premio Strega

1947 Ennio Flaiano Tempo di uccidere Longanesi

1948 Vincenzo Cardarelli Villa Tarantola Meridiana

1949 Giovanni Battista Angioletti La memoria Bompiani

1950 Cesare Pavese La bella estate Einaudi

1951 Corrado Alvaro Quasi una vita Bompiani

1952 Alberto Moravia I racconti Bompiani

1953 Massimo Bontempelli L’amante fedele Mondadori

1954 Mario Soldati Le lettere da Capri Garzanti

1955 Giovanni Comisso Un gatto attraversa la strada Mondadori

1956 Giorgio Bassani Cinque storie ferraresi Einaudi

1957 Elsa Morante L’isola di Arturo Einaudi

1958 Dino Buzzati Sessanta racconti Mondadori

1959 Giuseppe Tomasi di Lampedusa Il Gattopardo Feltrinelli

1960 Carlo Cassola La ragazza di Bube Einaudi

1961 Raffaele La Capria Ferito a morte Bompiani

1962 Mario Tobino Il clandestino Mondadori

1963 Natalia Ginzburg Lessico famigliare Einaudi

1964 Giovanni Arpino L’ombra delle colline Mondadori

1965 Paolo Volponi La macchina mondiale Garzanti

1966 Michele Prisco Una spirale di nebbia Rizzoli

1967 Anna Maria Ortese Poveri e semplici Vallecchi

1968 Alberto Bevilacqua L’occhio del gatto Rizzoli

1969 Lalla Romano Le parole tra noi leggere Einaudi

1970 Guido Piovene Le stelle fredde Mondadori

1971 Raffaele Brignetti La spiaggia d’oro Rizzoli

1972 Giuseppe Dessì Paese d’ombre Mondadori

1973 Manlio Cancogni Allegri, gioventù Rizzoli

1974 Guglielmo Petroni La morte del fiume Mondadori

1975 Tommaso Landolfi A caso Rizzoli

1976 Fausta Cialente Le quattro ragazze Wieselberger Mondadori

1977 Fulvio Tomizza La miglior vita Rizzoli

1978 Ferdinando Camon Un altare per la madre Garzanti

1979 Primo Levi La chiave a stella Einaudi

1980 Vittorio Gorresio La vita ingenua Rizzoli

1981 Umberto Eco Il nome della rosa Bompiani

1982 Goffredo Parise Sillabario n.2 Mondadori

1983 Mario Pomilio Il Natale del 1833 Rusconi

1984 Pietro Citati Tolstoj Longanesi

1985 Carlo Sgorlon L’armata dei fiumi perduti Mondadori

1986 Maria Bellonci Rinascimento privato Mondadori

1987 Stanislao Nievo Le isole del paradiso Mondadori

1988 Gesualdo Bufalino Le menzogne della notte  Bompiani

1989 Giuseppe Pontiggia La grande sera  Mondadori

1990 Sebastiano Vassalli La chimera  Rizzoli

1991 Paolo Volponi La strada per Roma Einaudi

1992 Vincenzo Consolo Nottetempo, casa per casa Mondadori

1993 Domenico Rea Ninfa plebea Leonardo

1994 Giorgio Montefoschi La casa del padre Bompiani

1995 Mariateresa Di Lascia Passaggio in ombra Feltrinelli

1996 Alessandro Barbero Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo Mondadori

1997 Claudio Magris Microcosmi Garzanti

1998 Enzo Siciliano I bei momenti Mondadori

1999 Dacia Maraini Buio Rizzoli

2000 Ernesto Ferrero N. Einaudi

2001 Domenico Starnone Via Gemito Feltrinelli

2002 Margaret Mazzantini Non ti muovere Mondadori

2003 Melania Gaia Mazzucco Vita Rizzoli

2004 Ugo Riccarelli Il dolore perfetto Mondadori

2005 Maurizio Maggiani Il viaggiatore notturno Feltrinelli

2006 Sandro Veronesi Caos Calmo Bompiani

2007 Niccolò Ammaniti Come Dio comanda Mondadori

2008 Paolo Giordano La solitudine dei numeri primi Mondadori

2009 Tiziano Scarpa Stabat Mater Einaudi

2010 Antonio Pennacchi Canale Mussolini Mondadori

2011 Edoardo Nesi Storia della mia gente Bompiani

2012 Alessandro Piperno Inseparabili. Il fuoco amico dei ricordi Mondadori

2013 Walter Siti Resistere non serve a niente Rizzoli

2014 Francesco Piccolo Il desiderio di essere come tutti Einaudi

2015 Nicola Lagioia La ferocia Einaudi

2016 Edoardo Albinati La scuola cattolica Rizzoli

2017 Paolo Cognetti Le otto montagne Einaudi

2018 Helena Janeczek La ragazza con la Leica Guanda

2019 Antonio Scurati M. Il figlio del secolo Bompiani

2020 Sandro Veronesi Il colibrì La nave di Tese


venerdì 18 giugno 2021

Il futuro del libro dipende dalle Biblioteche Scolastiche -

 Questo l'appello di Giuseppe Laterza, Luisa Marquardt e Loredana Perego pubblicato su La Repubblica del 17 giugno 2021.

"La passione per i libri di solito nasce durante l'infanzia. Chi ha la fortuna di crescere in una famiglia di lettori la contrae per imitazione. Ma per molti bambini e ragazzi del nostro paese non è così: per chi abita in case in cui l'unico libro è il ricettario di cucina, c'è un solo luogo in cui è inevitabile l'incontro con i libri ed è la scuola" si legge all'inizio dell'articolo.




venerdì 11 giugno 2021

La stoffa delle donne et al

 



Laura Calosso (Asti, 1966), scrittrice e giornalista, laureata in scienze politiche e in Letteratura tedesca.



Andreï Makine, noto anche con lo pseudonimo di Gabriel Osmonde (Krasnojarsk, 10 settembre 1957), è uno scrittore russo naturalizzato francese. Nel 2016 è stato eletto al seggio 5 dell'Académie française, succedendo così a Assia Djebar.












giovedì 10 giugno 2021

Le bottiglie del signor Klein et al

 
















Alessia Niccolucci e le donne che parlavano agli alberi

 









Alessia Niccolucci

Scrittrice di origini pitiglianesi, autrice della collana "Donne che parlavano con gli alberi", dedicata alle sue ave. Un viaggio che parte dalla fine dell'ottocento per arrivare fino al novecento inoltrato e che racconta di briganti e di guerra, ma anche di amori e passioni, di storie e contrasti, nonché del rapporto con la natura e con la propria terra. L'autrice ci spiega che il suo lavoro è orientato a «recuperare il senso di una antica femminilità ancestrale, legata alla natura che riscopra nelle donne un ruolo di tutrici della pace e della vita. Viene superato così quell'antagonismo con il mondo maschile tipico del riscatto del femminismo, cercando accordo e armonia, necessari sia alla solidità sociale che alla felicità».  Temi che hanno catturato l'attenzione anche di Maurizio Costanzo che qualche tempo fa contattò Alessia Niccolucci per un intervento nel programma di radiouno "L'uomo della notte". In quell'occasione Maurizio Costanzo venne incuriosito soprattutto dal libro "Giulia e Maria", il secondo della collana, nel quale l'autrice racconta del legame affettivo e di amore tra Giulia, una donna di Manciano, ed il brigante Tiburzi.   "Caterina" parla invece della nonna materna di Alessia Nicolucci.

Buona lettura

LA vostra Biblioprof

venerdì 28 maggio 2021

E' ora pubblico il quarto incontro organizzato dal Biblioteche di Roma con i 12 finalisti del premio Strega 2021 tenutosi ieri 25 maggio ore 18.00  e che qui vi proponiamo insieme ai libri.

Incontro con Donatella Di Pietrantonio e Lisa Ginzburg coordinato da Paolo di Paolo.






Proposto da Nadia Fusini "Con quest’ultimo romanzo, Borgo Sud, Donatella Di Pietrantonio si conferma scrittrice di grande forza e solidità, che sa trovare la parola esatta per dire i sentimenti, grazie a una scrittura scabra ma densissima, che ha un passo tutto suo nel solco di una solida tradizione.
Qui a tema è il legame tenace, ondivago, spesso ambivalente tra sorelle, creature diverse eppure riconducibili alla stessa matrice, quella madre riluttante che in Borgo Sud è la ferita originaria per entrambe.
Donatella Di Pietrantonio racconta da sempre le spire dolorose del rapporto madre-figlia, ma in questo romanzo intenso e abilmente tessuto dal punto di vista narrativo, le due sorelle protagoniste sanno trovare l’una nell’altra conforto, pungolo, salvezza.
Nella lunga notte in cui si mette in viaggio per ricongiungersi ad Adriana, la sorella indocile, spericolata, la narratrice compie un viaggio coraggioso nella memoria, in un andirivieni naturale, emozionante, seguendo il filo sottile e resistente dei ricordi. Perché allontanarsi, nello spazio e nel tempo, non basta a volte a ricucire gli strappi, a dimenticare certi amori giovanili precipitosi. L’appartenenza, nei romanzi di questa scrittrice, più che una condizione è infatti un movimento, una negoziazione continua con le proprie radici, i propri luoghi, così peculiari e tuttavia così universali, perché letterari.
Per questi motivi desidero presentare Borgo Sud di Donatella Di Pietrantonio al Premio Strega 2021."




Proposto da Nadia Terranova  "Se la famiglia è un’istituzione sociale, un romanzo famigliare è sempre un romanzo politico: racconta i tic e le nevrosi dei legami dentro cui ci ingabbiamo da soli o da cui ci dimeniamo per liberarci, legami fondativi delle relazioni che avremo con il mondo. Nel solco di questa tradizione entra, con raro rigore e suprema eleganza, Cara pace di Lisa Ginzburg, in cui il rapporto fra due sorelle molto diverse è l’occhio con cui guardiamo nella vita dell’una e dell’altra e nella singolare famiglia da cui vengono entrambe. Ginzburg fa una letteratura di piccole storie e grandi dolori; crea un mondo intimo e totalizzante a partire da “un’infanzia esplosa”, un abbandono, una ferita originaria; racconta la timidezza e la sfacciataggine, la fatica e la crescita, il desiderio di proteggere e il bisogno di proteggersi, fino a raggiungere una nuova verità: togliersi di dosso il carapace con cui ogni giorno ci difendiamo è un gesto di libertà che può, all’improvviso, donarci la cara pace di una nuova coscienza e di una raggiunta pienezza. In questo romanzo che non teme crepe e fondali ma sa anche indicare la feritoia da cui può passare la luce, la prosa di Lisa Ginzburg raggiunge una consapevolezza superiore, rivelando una scrittrice intensa e originale, capace di trasfigurare in letteratura i suoi spettri e le sue ombre."

La vostra Bibliprof

mercoledì 26 maggio 2021

Incontri con il Premio Strega 2021 - Terzo Incontro

E' ora pubblico il terzo incontro organizzato dal Biblioteche di Roma con i 12 finalisti del premio Strega 2021 tenutosi ieri 25 maggio ore 18.00  e che qui vi proponiamo insieme ai libri.

Incontro con Teresa Ciabatti e Alice Urciuolo. Coordinato da Simonetta Sciandivasci.




Promozione della Lettura


Proposto da Sandro Veronesi "Sembrava bellezza di Teresa Ciabatti è una lezione di letteratura narrativa, per tutti quelli che ancora non hanno smesso di esercitarsi nel fallimentare tentativo di tenere separate, nei romanzi, verità e finzione. È un racconto talmente colmo di menzogne – la prassi della comunicazione tra gli esseri umani, insieme al nascondimento, al malinteso, alla reticenza, alle omissioni – che alla fine rasenta la più intima delle confessioni. È un romanzo straziante, perché è uno strazio ritrovarsi a vivere tutta la vita in un corpo così lontano dal canone condiviso della bellezza; ed è un romanzo esilarante, la cosa più vicina ai libri di John Fante che mi sia mai capitato di leggere. È un romanzo che spazia dalla vitalità alla morte, soffermandosi in quella zona grigia che viene spesso trascurata, quella della quasi-morte, della regressione, della demenza, che a volte diventano abiti sorprendentemente comodi da indossare. È un romanzo sulla meravigliosa vertigine della mitomania. Ma soprattutto, come ho detto, è una lezione sull’unica verità possibile in letteratura, quella fatta di nomi, predicati, avverbi e aggettivi scelti e composti con tale maestria da rendere inutile sapere altro. Per tutte queste ragioni mi pregio di presentare Sembrava bellezza di Teresa Ciabatti alla LXXV edizione del Premio Strega."



Proposto da Daniele Mencarelli "Adorazione è un romanzo sulla complessità dell’adolescenza che attrae e respinge, esattamente come i caratteri dei ragazzi che danno vita alle vicende raccontate, come i luoghi dove tutto avviene, la provincia di Latina, Pontinia, terre nuove, paesi con una storia appena principiata. Alice Urciuolo intesse il suo esordio attorno a un’estate vissuta intensamente, la stagione che più si addice ai ragazzi e alla loro passione. Diana, Vera, Giorgio e Vanessa, sono gli attori di una vicenda che ha il suo nucleo piantato nel passato: l’omicidio di una loro amica, Elena, per mano del suo fidanzato. A distanza di un anno, il gruppo di amici tenta di uscire dalla tragedia e di gettarsi a capofitto in quel che più desidera: crescere. Sperimentarsi. Anche a costo di soffrire e far soffrire. Adorazione canta la fame di vita di un’intera generazione, che nella libertà sessuale tenta di dimenticare la sofferenza affettiva e il senso di vuoto, spesso lasciato da adulti che mancano di risposte e di coraggio. Coraggio, invece, incarnato dall’autrice, capace di utilizzare le diverse lingue e forme narrative del nostro squilibrato presente."

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martedì 25 maggio 2021

“Nuove Edizioni Romane” di Carla Ida Salviati e Maggio dei Libri

 




Si è svolta ieri la tavola rotonda e presentazione del libro Nuove Edizioni Romane di Carla Ida Salviati, edito dalla Giunti. All'incontro, moderato da Della Passarelli (Casa Editrice Sinnos), hanno partecipato l'autrice Carla Ida Salviati, Gabriella Armando, fondatrice delle Nuove Edizioni Romane, Beatrice Fini (direttore editoriale Divisione Ragazzi- Giunti Editore), Lorenzo Cantatore (docente di letteratura per l'infanzia dell'Università di Roma Tre), e Anna Maria Di Giovanni (responsabile della Biblioteca Centrale Ragazzi). E' stato possibile seguire l'evento in diretta sui canali social delle Biblioteche di Roma lunedì 24 maggio alle ore 17.00.


Particolarmente interessante dato il target della nostra Biblioteca, voglio segnalarlo anche per chi non l'ha potuto seguire ieri.  Inserisco più avanti il link per accedere al filmato messo a disposizione da Biblioteche di Roma.

Come evidenziato nella pagina di Biblioteche di Roma, "il saggio di Carla Ida Salviati ripercorre anni di successi, ma anche di difficoltà per tenere alto lo stendardo dell’autonomia e dell’editoria di ricerca in un panorama sociale e politico in vorticosa metamorfosi. Con la chiusura dell’azienda nel 2016, una gran parte della produzione NER è confluita in Giunti Editore, oggi impegnato a valorizzare l’apporto di innovazione e di eccellenza dell’editrice trasteverina.

 La storia delle Nuove Edizioni Romane è fatta di libri, di ideali, di passione per la cultura. Il saggio scava, per la prima volta, in uno dei cataloghi per ragazzi più originali e raffinati del mercato librario italiano. Nate nel 1977, le NER si impone per respiro internazionale, per qualità iconografica e per felici intuizioni. Infatti, accanto a nomi già celebri come Pinin Carpi e Christine Nöstlinger, accanto a illustratori famosi come Grazia Nidasio e Emanuele Luzzati, muovono i primi passi della loro carriera Roberto Piumini, Angelo Petrosino, Guido Sgardoli, Nicola Cinquetti, Chiara Carminati… e poi disegnatori del calibro di Cecco Mariniello, Andrea Rauch, Franco Matticchio, Pia Valentinis, e tanti altri ancora."

La  Biblioteca Centrale Ragazzi di Biblioteche di Roma ha messo in esposizione per l'occasione molti libri storici della NER. 

Buona visione.

La vostra Biblioprof

Biblioteca "Luisa Panattoni"
Bibliopoint Garibaldi





Cepell - Maggio dei Libri


Lettura ad Alta Voce - documentazione incontro dedicato a Luisa Panattoni 13.05.2021




fotografia ©Sara Ghedina



Lettura ad Alta Voce Biblioteca "Luisa Panattoni"


Siamo lieti di relazionarvi in merito all'incontro online di Lettura ad Alta Voce che si è svolto il 13 maggio nel pomeriggio per ricordare l'insegnante e collega Luisa Panattoni.

Dall'incontro nasce la documentazione che qui in questo secondo post metteremo a disposizione a scopo didattico perché sia chi ha partecipato che chi non ha potuto partecipare possa averne una copia.



LE LETTURE


Studenti
Lorenzo Costantini (5B) - “Che sia benedetta” testo di una canzone di Fiorella Mannoia (composta da Amara e Salvatore Mineo);
Laura Calabrese (5C)  - due poesie di Pablo Neruda: “Posso scrivere i versi” (con i primi versi letti in spagnolo) e  “Amico”;
Federica Mieli (5C)  -  “Se questo è un uomo” di Primo Levi e “Il mio passato” di Alda Merini;
Valerio Maria Ermani (5D ) legge “I fiumi” di Giuseppe Ungaretti;
Andrea Milone (5D)  legge un brano da “La nazione delle piante” di Stefano Mancuso;

Docenti
Irene Marcarelli e Sirio Corinaldesi leggono “J’ai tant rêvé de toi”  (Ti ho sognato così a lungo) di Robert Desnos in francese (Irene) e nella traduzione italiana (Sirio);
Daniela La Macchia legge “Scintille” di Rabindranath Tagore;

Contributi Registati
Marco Salietti   legge un brano da “Rayuela” di Julio Cortazar;
Angela Fraticelli    legge un brano da “Come un romanzo” di Daniel Pennac
Cecilia Colombini   legge un brano da “Il profeta” di Khalil Gibran

Cliccando QUI potete scaricare il pdf a cura di Sirio Corinaldesi che contiene i testi dei brani e delle poesie scelte per l'incontro. 


venerdì 21 maggio 2021

Incontri con il Premio Strega 2021 - Secondo Incontro

 

E' ora pubblico il secondo incontro organizzato dal Biblioteche di Roma con i 12 finalisti del premio Strega 2021 tenutosi ieri 20 maggio ore 18.00 e che qui vi proponiamo insieme ai libri.

Incontro con Maria Grazia Calandrone e Roberto Venturini. Coordinato da Lara Crinò



Promozione della Lettura




Proposto da Franco Buffoni "Il romanzo Splendi come vita è un’ideale lunga lettera stilisticamente compatta – pur se composta di pagine di diario, episodi narrati in prima persona, ricordi brucianti, ferite mai rimarginate – scritta dall’autrice cinquantenne, ben nota come poetessa, alla madre adottiva. Splendi come vita è una storia di amore e odio (o disamore, come lo definisce l’autrice) di fronte a comportamenti “materni”, non più comprensibili né concepibili. O forse, meglio, è la storia di una perdita, di una cacciata, di un paradiso perduto: con quanto di biblicamente ineluttabile tali termini connotano e comportano. Perché la bambina adottata ama profondamente la madre. Poi succede qualcosa nella sua crescita e da quel momento la madre non crederà più all’amore della figlia. Trascorrono i mesi e gli anni e la faglia di incomprensione si allarga sino a divenire incolmabile, fino al finale del romanzo – che non sveliamo nella sua essenza – ma che ci riconsegna due donne adulte entrambe bisognose di amore e per questo “amabili”."





Proposto da Maria Pia Ammirati "Con il romanzo di Roberto Venturini L’anno che a Roma fu due volte Natale (SEM), ci troviamo di fronte a un dramma dall’inizio alla fine con al centro però la sorpresa di una grande scena dai rapidi lampi di comicità. Non un paradosso, ma una tecnica combinatoria che fa della narrazione di Venturini una vera e propria miscela di generi, dove la tragedia si combina al grottesco. Il tutto armonizzato dalla fitta trama di rimandi, citazioni, metafore e analogie strappate al caos della contemporaneità, e dalla rutilante società dell’immagine fatta di televisione, pubblicità, politica, star system. Sulla scena della periferia marittima romana si muove un mondo di perdenti, come nell’esplicita citazione di Amore Tossico di Caligari. I toni da favola nera, da storia surreale, non sviano mai dalla cocente tragedia della realtà che lo scrittore coglie a pieno. Roberto Venturini ha scritto un grande affresco della contemporaneità."


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mercoledì 19 maggio 2021

Incontri con il Premio Strega 2021 - Primo Incontro

E' ora pubblico il primo incontro organizzato dal Biblioteche di Roma con i 12 finalisti del premio Strega 2021 tenutosi ieri 18 maggio ore 18.00  e che qui vi proponiamo insieme ai libri.

Incontro con Giulia Caminito ed Edith Bruck. Coordinato da Sabina Minardi




Promozione della Lettura


Proposto da Giuseppe Montesano, L'acqua del lago non è mai dolce é "una storia ambientata nel paese lacustre di Anguillara Sabazia, una provincia italiana simile e diversa da molte altre province letterarie: dove le case popolari si intrecciano alle villette, all’antico centro storico, al lungolago e ai capannoni in uno sviluppo disarmonico che rispecchia e genera le disarmonie del vivere, uno sviluppo malato nel quale si annidano oscuri i conflitti. In questi luoghi narrativi Giulia Caminito dipana i percorsi di una famiglia proletaria dominata dalla potenza e prepotenza di una madre, Antonia, la prima a imporsi sulla scena con uno stratagemma e una protesta degni della migliore tradizione neorealista, quella inventiva degli inizi. Ma autentica protagonista del romanzo è sua figlia Gaia: voce narrante che sembra spuntare dal profondo, e sguardo che smaschera ogni convenzione sociale – pur restando alla fine imprigionata nelle contraddizioni di un benessere sempre inseguito e sempre destinato a sprofondare nella melma. La maturità narrativa raggiunta da Giulia Caminito sta proprio nella voce e nei gesti di Gaia, nella quale la timidezza affilata e la rabbia soffocata vengono nutrite dalla vergogna, la fatica di un’adolescenza sgraziata sboccia in violenza e la tenerezza si deforma in strazio, secondo una scrittura che è capace allo stesso tempo di distanziamento stilistico e di immedesimazione emotiva. E colpisce il modo in cui la Caminito sa cogliere una realtà contemporanea tracciando una parabola sociale che punta inesorabilmente verso il basso: dalla testarda speranza con cui la madre tenta di restare a galla in un mare di ingiustizie, alla sconfitta desolata della figlia che affonda in un’acqua avvelenata dal risentimento, appesantita da miraggi scadenti e da una cultura che promette ma non mantiene."



Proposto da Furio Colombo

«L’ultimo libro di Edith Bruck, Il pane perduto, La nave di Teseo, unisce in un’unica grande opera ciò che l’autrice ha visto, vissuto, pensato e scritto: un’amorevole dolcezza prosciuga altri sentimenti (come l’odio legittimo per l’orrore e i carnefici), perché Edith è salva e tenuta in vita da un legame fortissimo, un misto di orgoglio e pietà affettuosa per chi, come lei, è stata spinta nella galleria dell’orrore. Nella visita sul fondo della memoria Edith ripercorre il miserabile inferno preparato meticolosamente dai suoi aguzzini (tornati come in un incubo), vittime di una solitudine che si nutre di morti. Ma la vita è troppo forte e l’istinto, ancora bambino, di saltare avanti è troppo grande. E quando, nella realtà come in questo nitidissimo racconto, vita e morte, distruzione e futuro si spaccano, Edith è già saltata sul lastrone della vita. E qui il libro diventa un racconto che devi leggere fino all’ultima pagina, di storia, di vita, di amore.»

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martedì 18 maggio 2021

Semifinalisti Premio Strega 2021 LXXV edizione- ciclo di incontri

 Ricevo e pubblico per l'utenza dal Servizio Scuola di Biblioteche di Roma. Noi stiamo già seguendo e pubblicizzando gli eventi qui sul blog di volta in volta.

Cari Referenti di Bibliopoint, 

certa di farvi cosa gradita vi comunico che oggi 18 maggio alle ore 18, si terrà il primo appuntamento del ciclo di incontri dedicato agli autori semifinalisti della LXXV edizione del Premio Strega, manifestazione organizzata dalla Fondazione Bellonci alla quale Biblioteche di Roma partecipa coinvolgendo 15 circoli di lettura appartenenti alle sedi del sistema. 

Questa sera, saranno presentati i romanzi L'acqua del lago non è mai dolce di Giulia Caminito edito da Bompiani e Il pane perduto di Edith Bruck (La nave di Teseo, 2021). Modererà l'incontro Sabina Minardi. 

La presentazione sarà trasmessa in streaming sul canale Youtube di Biblioteche di Roma e sulla pagina Facebook di Biblioteche di Roma e LeggereinCircolo.

Per conoscere gli altri appuntamenti in programma, condividiamo con voi il link alla notizia Bibliotu:

https://bit.ly/33TBckM

venerdì 14 maggio 2021

Biblioteche di Roma incontri con il Premio Strega 2021

 


Dal 18 maggio al 3 giugno, ogni martedì e giovedì alle ore 18.00, presso la Casa delle Letterature si svolgeranno gli incontri organizzati dall’Istituzione delle Biblioteche di Roma.

18 maggio ore 18.00 – Incontro con Giulia Caminito ed Edith Bruck. Coordina Sabina Minardi

20 maggio ore 18.00 – Incontro con Maria Grazia Calandrone e Roberto Venturini. Coordina Lara Crinò

25 maggio ore 18.00 – Incontro con Teresa Ciabatti e Alice Urciuolo. Coordina Simonetta Sciandivasci

27 maggio ore 18.00 – Incontro con Donatella Di Pietrantonio e Lisa Ginzubrg. Coordina Paolo di Paolo

1 giugno ore 18.00 – Incontro con Daniele Petruccioli ed Emanuele Trevi. Coordina Annalena Benini

3 giugno ore 18.00 – Incontro online con Andrea Bajani e Giulio Mozzi. Coordina Gianluigi Simonetti


giovedì 13 maggio 2021

Acquisizioni


Corrado Augias (IPA: [ˈauʤas]; Roma, 26 gennaio 1935 è un giornalista, scrittore, conduttore televisivo, autore televisivo, drammaturgo ed ex politico italiano.
Nato in una famiglia di origine francese, di Tolone, ma di ascendenze sarde, da parte di padre, ufficiale dell’Aeronautica, ed ebraica da parte di madre.
 Iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 1º aprile 1969 come giornalista professionista, ha curato le corrispondenze da New York per la RAI dal 1966 al 1968 e in seguito da Parigi per i settimanali l'Espresso e Panorama. Nel novembre 1975 fu di nuovo inviato a New York per il quotidiano la Repubblica che sarebbe nato alcuni mesi dopo.
Da allora si è occupato di cultura in modo poliedrico, spaziando dalla scrittura di gialli, opere teatrali,  ricerca storica, religiosa, alla saggistica su varie capitali del mondo. Nel 2007,  ha pubblicato Leggere. Perché i libri ci rendono migliori, più allegri e più liberi, un'appassionata e argomentata difesa della lettura.     




Philip Roth ⟨ròtℎ⟩ - Scrittore statunitense (Newark, New Jersey, 1933 - New York 2018) di origine ebraica.  Enfant terrible della narrativa ebraico-americana, Roth ha mantenuto un suo ruolo di coscienza critica nell'ambito di questo filone letterario e, più in generale, della letteratura americana contemporanea, estendendo la sua satira corrosiva e dissacrante dalla comunità di origine all'intera società statunitense, per giungere a opere connotate da elementi autobiografici e da una forte componente autoriflessiva. Tra i suoi romanzi più noti: Lamento di Potnoy, Pastorale Americana, Everyman .

problemi di connessione oggi 11.05.2021







Aggiornato con le note sugli autori 14.05.2021






Lettura ad Alta Voce - insieme ricordiamo Luisa Panattoni



Quest'anno frequentano ancora la scuola, e sono ormai nelle quinte classi, alunni che hanno avuto il privilegio di avere come insegnante la prof. Luisa Panattoni o che comunque l'hanno conosciuta.

Luisa ci ha lasciato due anni fa. I suoi alunni e colleghi la ricordano per il suo straordinario sorriso e per la sua professionalità. 

La Biblioteca che è a lei intitolata, anche l’anno scorso organizzò per quella data un incontro di lettura online aperto, non essendo in presenza ai soli autorizzati su Google Classroom (eravano già allora in emergenza Covid19). Fu una giornata molto emozionante, nella quale furono coinvolte molte persone: amici, colleghi, studenti e tanti altri. Tutti gli interventi di quell’evento sono stati raccolti in una breve pubblicazione che è possibile trovare su questo blog a questo link http://labibliotecadelgaribaldi.blogspot.com/2020/05/sinfonia-di-colori- per-luisa-in-ricordo.html

Anche quest'anno ricorderemo Luisa, con un evento di Lettura ad Alta Voce che si svolgerà oggi pomeriggio dalle 17,30 alle 18,30.  Questa volta inizieranno la lettura gli studenti e poi proseguiranno i colleghi e gli amici che hanno voluto partecipare. Vogliamo che sia un pomeriggio allegro, sereno.

Crediamo fermamente nell'importanza della lettura, come anche faceva Luisa e soprattutto nell'importanza della sua promozione nella scuola di tutti i gradi. Ringraziamo tutti i colleghi che hanno voluto divulgare nelle classi l'iniziativa e supportarla. 

Con questo evento la Biblioteca partecipa al Maggio dei Libri indetto dal CEPELL


 




La vostra Biblioprof 
Sirio Corinaldesi 
Daniela La Macchia

LE LETTURE

Studenti
Lorenzo Costantini (5B) legge “Che sia benedetta” testo di una canzone di Fiorella Mannoia (composta da Amara e Salvatore Mineo);
Laura Calabrese (5C)  legge due poesie di Pablo Neruda: “Posso scrivere i versi” (con i primi versi letti in spagnolo) e  “Amico”;
Federica Mieli (5C) legge  “Se questo è un uomo” di Primo Levi e “Il mio passato” di Alda Merini;
Valerio Maria Ermani (5D ) legge “I fiumi” di Giuseppe Ungaretti;
Andrea Milone (5D)  legge un brano da “La nazione delle piante” di Stefano Mancuso;

Docenti
Irene Marcarelli e Sirio Corinaldesi leggono “J’ai tant rêvé de toi”  (Ti ho sognato così a lungo) di Robert Desnos in francese (Irene) e nella traduzione italiana (Sirio);
Daniela La Macchia legge “Scintille” di Rabindranath Tagore;

Contributi Registati
Marco Salietti   legge un brano da “Rayuela” di Julio Cortazar;
Angela Fraticelli    legge un brano da “Come un romanzo” di Daniel Pennac
Cecilia Colombini   legge un brano da “Il profeta” di Khalil Gibran


martedì 27 aprile 2021

Acquisizioni

 

cofanetto in 2 volumi


Henry Fielding (Sharpham, 22 aprile 1707 – Lisbona, 8 ottobre 1754) è stato uno scrittore, drammaturgo e giornalista inglese noto soprattutto come autore di Tom Jones, è considerato, dopo Daniel Defoe e insieme a Samuel Richardson, uno dei padri fondatori del romanzo realista inglese.

Se per l'elemento satirico Fielding seguiva da vicino il modello dei grandi polemisti tory della precedente generazione, Jonathan Swift e John Gay in particolare, dall'altra, soprattutto nel Joseph Andrews, emergevano già le linee portanti del programma del Fielding romanziere: congiungere realismo e comicità per dare un quadro narrativo veritiero, spesso impietoso, ma sempre sorridente della società inglese dell'epoca.

Tale scopo fu pienamente raggiunto da Fielding nel suo capolavoro Tom Jones (The History of Tom Jones, a foundling, 1749), uno dei più grandi romanzi della letteratura inglese. Romanzo picaresco (vicenda avventurosa, ritmo narrativo rapido ed incalzante) e romanzo di formazione allo stesso tempo, Tom Jones narrava le divertenti disavventure e peregrinazioni del giovane Tom Jones e della sua amata Sophia Western fino alle nozze conclusive, unendo a una trama sapiente e a pagine di garbata satira personaggi di grande efficacia e presenza, per fornire uno spaccato della società inglese dell'epoca, eguagliato solo, nel XIX secolo da Dickens e da Thackeray.




Wilbur Addison Smith (Broken Hill, 9 gennaio 1933) è uno scrittore zambiano.
Di origini britanniche, ha raggiunto il successo nel 1964 con Il destino del leone. Molti dei suoi romanzi sono ambientati nel XVI e nel XVII secolo e raccontano gli insediamenti nelle zone meridionali dell'Africa, contribuendo a spiegare l'ascesa e l'influenza storica dei coloni inglesi e olandesi in quei territori. Tra i suoi maggiori successi: Il destino del leone, La spiaggia infuocata, Il dio del fiume, Il settimo papiro, Come il mare. Considerato l'incontrastato «maestro dell'avventura» e uno dei massimi autori di bestseller, ha venduto oltre 122 milioni di copie dei suoi libri nel mondo, di cui 23 milioni solo in Italia.[1] Il Times lo ha definito «un autore di culto, uno di quei punti di riferimento cui gli altri scrittori vengono continuamente paragonati». La maggior parte dei suoi romanzi è legata all'Africa, sua terra natale.




Daniel Gerhard Brown conosciuto come Dan Brown (Exeter, 22 giugno 1964) è uno scrittore statunitense di thriller. Con più di 200 milioni di copie vendute, è tra gli autori thriller più popolari e di maggior successo degli ultimi tempi. È autore dei bestseller Crypto, Angeli e demoni, La verità del ghiaccio, Il simbolo perduto, Inferno e Origin, la sua opera più celebre è Il codice da Vinci che con più di 85 milioni di copie vendute è tra i libri più conosciuti e venduti del mondo.




Jamie McGuire (Tulsa, 6 novembre 1978) è una scrittrice statunitense, nota per aver scritto il bestseller internazionale Uno splendido disastro (Beautiful Disaster).
È stata il primo autore indipendente nella storia a raggiungere un accordo di stampa a livello nazionale con un grande rivenditore, la Walmart.


aggiornato con biografie autore  21.04.21



lunedì 26 aprile 2021

Nuove acquisizioni aprile 2021 26

 


Alan Furst (/ /fɜːrst/ /; nato nel 1941) è un autore americano di romanzi storici di spionaggio. Furst è stato definito "un erede della tradizione di Eric Ambler e Graham Greene", che cita insieme a Joseph Roth e Arthur Koestler come influenze importanti per la sua scrittura. La maggior parte dei suoi romanzi dal 1988 sono stati ambientati appena prima o durante la seconda guerra mondiale ed è noto per le sue evocazioni di successo dei popoli e dei luoghi dell'Europa orientale durante il periodo dal 1933 al 1944.

Tema: resistenza italiana




Aldo Palazzeschi, pseudonimo di Aldo Pietro Vincenzo Giurlani (Firenze, 2 febbraio 1885 – Roma, 17 agosto 1974), è stato uno scrittore e poeta italiano, uno dei padri delle avanguardie storiche.

Inizialmente firmò le sue opere col suo vero nome, e dal 1905 adottò come pseudonimo il cognome della nonna materna, appunto Palazzeschi. Dalla seconda attività conseguì una ricca produzione letteraria che gli diede fama di rango nazionale.


Abstract:
Scritto nel 1906 e considerato il romanzo di esordio di Musil, la storia, di ispirazione autobiografica, narra attraverso crudi episodi sadomasochistici e avventure intellettuali, il momento di passaggio dall'adolescenza alla virilità nella crisi della società mitteleuropea. Come scrisse lo stesso Musil, in quest'opera risiede la chiave dell'"Uomo senza qualità": l'assenza di sentimento, di morale e di "esperienze" di Törless, lo rende nostalgico, vuoto. Parabola di profonda attualità, nei tratti psicologici del giovane protagonista si delinea il fiero e consapevole rifiuto di un patrimonio di valori svalutato, paragonabile al vuoto "ideologico" e alla noia esistenziale di molti giovani di oggi.


Robert Musil, dal 1917 al 1919 Robert Edler von Musil (Klagenfurt, 6 novembre 1880 – Ginevra, 15 aprile 1942), è stato uno scrittore e drammaturgo austriaco.
La sua opera principale è il romanzo (incompiuto) Der Mann ohne Eigenschaften (L'uomo senza qualità), una delle pietre miliari della letteratura di tutti tempi, di cui il primo volume pubblicato nel 1930, prima parte del secondo volume edita nel 1933, e ultima parte, rimasta incompiuta dopo la morte dell'autore.




Wilbur Smith (Broken Hill, 9 gennaio 1933) è uno scrittore zambiano di origini britanniche, ha raggiunto il successo nel 1964 con Il destino del leone. Molti dei suoi romanzi sono ambientati nel XVI e nel XVII secolo e raccontano gli insediamenti nelle zone meridionali dell'Africa, contribuendo a spiegare l'ascesa e l'influenza storica dei coloni inglesi e olandesi in quei territori. Tra i suoi maggiori successi: Il destino del leone, La spiaggia infuocata, Il dio del fiume, Il settimo papiro, Come il mare. Considerato l'incontrastato «maestro dell'avventura» e uno dei massimi autori di bestseller, ha venduto oltre 122 milioni di copie dei suoi libri nel mondo, di cui 23 milioni solo in Italia. Il Times lo ha definito «un autore di culto, uno di quei punti di riferimento cui gli altri scrittori vengono continuamente paragonati». La maggior parte dei suoi romanzi è legata all'Africa, sua terra natale.


aggiornato con note autore 

giovedì 22 aprile 2021

Concerto multimediale di Nino Criscenti e Tomaso Montanari L'aria della Libertà. L'Italia di Piero Calamandrei




Venerdì 23 aprile alle ore 21 dal Teatro Verdi di Pisa
sul canale YouTube della Scuola Normale Superiore (qui LIVE STREAMING)
sarà trasmesso il concerto multimediale di Nino Criscenti e Tomaso Montanari
L'aria della Libertà. L'Italia di Piero Calamandrei

Protagonisti, programma e fonti della serata:

Tomaso Montanari narratore

Luca Cipriano clarinetto
Francesco Peverini violino
Valeriano Taddeo violoncello
Marco Scolastra pianoforte

Musica

Paul Hindemith (1895-1963)
Mäßig bewegt (I movimento) dal Quartetto per clarinetto, violino, violoncello e pianoforte (1938)

Igor Stravinskij (1882-1971)
Tre pezzi per clarinetto solo (1919)

Olivier Messiaen (1908-1992)
Louange à l’Éternité de Jésus per violoncello e pianoforte da Quatuor pour la fin du Temps (1940)

Alfredo Casella (1883-1947)
Ostinato da 2 Ricercari sul nome BACH op. 52 per pianoforte solo (1932)

Dmitrij Šostakovič (1906-1975)
Allegro con brio dal Trio n. 2 in mi minore op. 67 per violino, violoncello e pianoforte (1944)

Dmitrij Šostakovič
Allegro dalla Sonata in re minore op. 40 per violoncello e pianoforte (1935)

Paul Hindemith
Sehr lebhaft (III movimento) dal Quartetto per clarinetto, violino, violoncello e pianoforte

Dmitrij Šostakovič
Largo dal Trio n. 2 in mi minore op. 67 per violino, violoncello e pianoforte

Mario Castelnuovo-Tedesco (1895-1968)
Scherzo dalla Sonata op. 128 per clarinetto e pianoforte (1945)

Cinegiornali Luce

Roma. XV annuale della Guardia della Rivoluzione, 9 febbraio 1938
L’Italia imperiale. I annuale dell’Impero, 9 maggio 1937
Roma. Il Duce alla sfilata di 10.000 camicie nere, 28 settembre 1938
Roma. Piazza Venezia, 10 giugno 1940

IL LIBRO E IL CONCERTO

Il libro di Nino Criscenti e Tomaso Montanari L'aria della libertà. L'Italia di Piero Calamandrei, già spettacolo teatrale a cura degli stessi autori, ripercorre e raccoglie la storia e le immagini delle gite che quasi ogni domenica, dal 1935 fino allo scoppio della guerra, Calamandrei era solito organizzare con un gruppo di amici tra i quali si ritrovano alcuni dei maggiori esponenti dell’antifascismo e della cultura italiana del Novecento: Luigi Russo, Pietro Pancrazi, Alessandro Levi, Guido Calogero, Attilio Momigliano, talvolta Benedetto Croce, Franco Antonicelli e Leone Ginzburg.
Leggiamo le foto con le parole stesse di Calamandrei, estratte dal diario, da lettere e da scritti vari. Ogni tanto la sequenza fotografica viene interrotta dall’irruzione sullo schermo di un cinegiornale che ci riporta nelle “città del falso tripudio”. È il contrappunto all’illusorio fuoriuscitismo domenicale: «Nella gita si è riso e siamo stati allegri. Ma sotto l‘allegria, malinconia, più pungente in primavera, in queste bellissime campagne toscane. L’assillo che rode dentro è mordente e affannoso fino alle lacrime. Chi riuscirà ad esprimere la tragedia della nostra generazione?». Una tragedia segnerà quelle gite: l’assassinio di Nello Rosselli, appena qualche settimana dopo la sua ultima passeggiata domenicale.
Dieci momenti di musica dal vivo entrano, nel corso dei 90 minuti dello spettacolo, sui punti più intensi del racconto. Non un accompagnamento, piuttosto un intervento che nasce dalla parola, che non interrompe il racconto, anzi lo sottolinea, lo amplifica. Sono brani di alcuni capolavori della musica da camera tra gli anni 20 e i 40, da Stravinskij a Casella a Šostakovič. L’organico di pianoforte, violino, violoncello e clarinetto è stato scelto in funzione di due opere scritte per questa singolare formazione: un Quartetto di Hindemith del 1938 e il Quatuor pour la fin du Temps scritto nel 1940 da Messiaen nel campo di concentramento tedesco in cui era internato. Del 1945 è la Sonata per clarinetto e pianoforte di Castelnuovo-Tedesco, che sarà eseguita nella parte finale dello spettacolo, in cui si sentirà come, con Piero Calamandrei costituente, lo spirito di quelle gite è entrato nella ricostruzione del paese e nella stessa Costituzione.  

 
Nino Crescenti, giornalista televisivo Rai, è autore di numerosi documentari. Ha ottenuto il Premio Saint-Vincent di giornalismo nel 1975 per un’inchiesta sulla scuola, e il Prix du meilleur reportage del Festival di Montreal nel 1997 per un’indagine sullo stato del patrimonio artistico italiano.
Tomaso Montanari storico dell’arte, ha concentrato i suoi studi sull’arte europea dell’età barocca. Ha vinto il Premio Giorgio Bassani di Italia Nostra nel 2012 e ha ricevuto dal Presidente Giorgio Napolitano l’onorificenza di Commendatore «per il suo impegno a difesa del nostro patrimonio».

Luca Cipriano si diploma nel 2004 e si laurea nel 2008 in clarinetto col massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma sotto la guida di Gaetano Russo; si specializza con Calogero Palermo, Alain billard, Alessandro Carbonare, Ciro Scarponi. Nel 2011 vince il Concorso per esami per la cattedra di clarinetto dei corsi pre-accademici presso il Conservatorio capitolino, dove, dal 2011 è docente. Dal 2003 è membro stabile della Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli e dal 2012 dell’Orchestra Roma Sinfonietta, nella quale ricopre il ruolo di primo clarinetto. Ha collaborato e collabora con l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma e l’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari, esibendosi presso importanti istituzioni, in italia e all’estero (Irlanda, Norvegia, Uzbekistan, Israele, Palestina, Cina, Russia, Ungheria), sotto la direzione di Donato Renzetti, Zoltán Peskó, Leopold Hager, Ennio Morricone, Carlo Boccadoro, Christopher Franklin, etc. Dal 2009 è inoltre membro stabile (come clarinetto soprano, clarinetto piccolo e clarinetto basso) del PMCe - Parco della Musica Contemporanea ensemble, con cui esegue repertorio di musica contemporanea. È attivo anche in campo jazzistico, soprattutto in duo con il pianista Lucio Perotti, con cui realizza originali commistioni di generi musicali. Collabora con l’ensemble Ars Ludi (recente è la produzione monografica su Edgar Varèse), l’Orchestra Italiana del Cinema e l’Orchestra Filarmonica di Roma.

Francesco Peverini nato a Roma (1975) comincia lo studio del violino a cinque anni, proseguendo la formazione presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma dove si diploma con il massimo dei voti e la lode. Vincitore di numerosi riconoscimenti, si perfeziona alla Hochschule für Musik und Darstellende Kunst di Vienna con eduard Melkus, a Cremona presso la Fondazione Walter Stauffer con Salvatore Accardo e consegue nel 2005 il Diploma di perfezionamento in violino presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Felix Ayo e Rodolfo Bonucci; segue inoltre le masterclass di Riccardo Brengola e Uto Ughi all’Accademia Chigiana di Siena. È stato primo violino del Quartetto Prometeo, formazione nata sotto la guida di Piero Farulli e Milan Skampa, con il quale ha vinto numerosi concorsi internazionali e ha suonato nelle più prestigiose società concertistiche in Italia ed Europa. Collabora con varie orchestre, tra cui Orchestra da Camera italiana, Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, Wiener Akademie, Orchestra Filarmonica “A. Toscanini” di Parma, Mahler Chamber Orchestra, sotto la direzione di direttori quali Abbado, Maazel, Rostropovič, Prêtre. Molto interessato alla musica contemporanea, dal 1997 è violinista e violista dell’ensemble Alter ego, con il quale ha suonato in prima assoluta opere di Sciarrino, Berio, Fedele, Gervasoni, oltre ad aver effettuato registrazioni per Stradivarius, Rai Radio Tre, BBC di Londra. Dal 2012 è primo violino solista del Parco della Musica Contemporanea ensemble e dal 2014 collabora con il prestigioso gruppo cameristico i Solisti Aquilani. Suona un prestigioso violino “Carlo Antonio Testore” del 1727.

Valerio Taddeo, figlio d’arte, ha studiato a Roma con Francesco Strano. Dopo essere stato selezionato nelle compagini orchestrali giovanili come l’Orchestra della Comunità europea eCYO, l’Orchestra des Jeunes de la Méditerranée e l’Orchestra da Camera italiana, ha lavorato presso l’Accademia Chigiana di Siena, la Royal Academy of London, la ProQuartet a Parigi, la Britten-Pears School di Aldeburgh, con musicisti quali Maisky, Brunello, Kanngiesser, Brainin, Melcher e Brengola. Ha vinto al Concorso internazionale “Valentino Bucchi” di Roma e si è aggiudicato il Premio Rotary di Cremona e il primo premio al Concorso solistico di Lodi presieduto da Luciano Chailly. Dopo aver ricevuto da Riccardo Muti il prestigioso Premio “Filarmonica della Scala”, Francesco Peverini Valeriano Taddeo è stato invitato giovanissimo come effettivo dell’orchestra scaligera. Invitato da Salvatore Accardo al Festival Settimane internazionali di Napoli, da allora svolge intensa attività concertistica in europa, USA, Sud America, Medio ed estremo Oriente, per istituzioni e festival internazionali. In occasione dell’ottantesimo genetliaco di Michelangelo Antonioni ha avuto il privilegio di esibirsi al Parco della Musica al fianco di Mstislav Rostropovič. È membro fondatore del Quartetto Bernini e dell’Ars trio di Roma. Incide per Universal, tactus, Amiata e Limen. Di recente è uscita per la rivista Amadeus l’incisione del Quintetto per archi D 956 di Schubert con Giovanni Sollima e il Quartetto Bernini. Insegna violoncello al Conservatorio “braga” di Teramo. Suona un C.A. testore ex Christophe Coin (Milano 1758).

Marco Scolastra ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio di Perugia diplomandosi con il massimo dei voti e la lode. Ha studiato successivamente con Ciccolini e Pastorino e ha frequentato corsi di perfezionamento con De Barberiis, Badura-Skoda, De Rosa, Achúcarro e K. Labèque. Ha suonato per importanti istituzioni musicali: Teatro Valli di Reggio Emilia, Sagra Musicale Umbra, Teatro Lirico di Cagliari, Accademia Filarmonica romana, Oratorio del Gonfalone, Auditorium Parco della Musica e Teatro dell’Opera di Roma, Teatro regio di Parma, Auditorium dell’Orchestra “G. Verdi” di Milano, Teatro Comunale di Bologna, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Ravello Festival, Teatro La Fenice di Venezia, “I Concerti del Quirinale”, Teatro San Carlo e Associazione “A. Scarlatti” di Napoli, Associazione “B. Barattelli” di L’Aquila, Musei Vaticani, Conservatorio “P. I. Čajkovskij” di Mosca, Tonhalle di Zurigo, Konzerthaus di Berna, istituto “F. Chopin” di Varsavia, Orchestre National du Capitole di Tolosa. Come solista ha suonato sotto la guida di Gandolfi, Griffits, Piovano, Scimone, Shambadal, Bashmet. Ha collaborato con Brodski, Brusco, Bruson, Cappelletto, Foà, Kabaivanska, Mazzucato, Rancatore, Pagliai, Pandolfi, Kodály Quartet. Ha registrato per Phoenix Classics, Stradivarius, brilliant Classics, rai 5 (Inventare il tempo). tra i prossimi impegni: tournée con Wiener Concert-Verein; prima esecuzione italiana del Tirol Concerto per pianoforte e orchestra di Philip Glass con l’i.S.A.