giovedì 15 aprile 2021

Ancora acquisizioni

 



Marco Santagata (Zocca, 28 aprile 1947 – Pisa, 9 novembre 2020) è stato uno scrittore, critico letterario e accademico italiano, vincitore del Premio Campiello nel 2003 con Il maestro dei santi pallidi e del Premio Stresa di Narrativa con L'amore in sé nel 2006. Come italianista fu tra i massimi esperti di lirica classica italiana, di Dante e di Petrarca e petrarchismo.

Divenuto negli anni docente universitario di fama internazionale, pubblicò numerosi lavori e diversi romanzi, tra cui Il maestro dei santi pallidi col quale vinse il Premio Campiello, Papà non era comunista (1996, Premio Bellonci per l'inedito), L'amore in sé (2006, Premio Riviera delle Palme-San Benedetto del Tronto e Premio Stresa di Narrativa), Il salto degli Orlandi (2007), Voglio una vita come la mia (2008) e Come donna innamorata (2015, finalista Premio Strega), titolo preso da un verso del Purgatorio dantesco, XXIX canto (la donna è Matelda, unica abitante fissa del Paradiso Terrestre, che condurrà il poeta al cospetto di Beatrice).

Fece parte della Giuria della Sezione Narrativa del Premio Nazionale Letterario Pisa.[5] Le sue ultime opere, come le biografie di Dante (Premio Comisso 2013[6] e Premio Brancati[7]), Petrarca e Boccaccio, uniscono all'accuratezza accademica il piacere del testo narrativo.

È morto nel 2020 all'età di 73 anni, dopo una lunga malattia, aggravata dall'infezione da COVID-19. Postumo è uscito il suo libro Le donne di Dante (2021).





Hamid Ziarati (Teheran, 26 dicembre 1966) è uno scrittore iraniano residente in Italia. è nato a Teheran nel 1966 e vive a Torino. È un ingegnere. Scrive in italiano. Per Einaudi ha pubblicato Salam, maman (2006, 2010 e 2019, vincitore dei premi Giuseppe Berto, Marisa Rusconi, Fortunato Seminara e Rhegium Julii), Il meccanico delle rose (2009, premi Alziator e Paralup della Fondazione Nuto Revelli) e Quasi due (2012).
Per motivi di salute, nel 1981 si trasferì in Italia, a Torino, dove vivevano il fratello e la sorella, entrambi medici. Quando partì per l'Italia aveva 15 anni, età che lo rendeva appetibile come soldato in Iran, e gli fu possibile lasciare la sua terra solo a condizione di non portare denaro con sé.

In Italia frequentò prima il liceo e poi l'università al Politecnico di Torino, dove conseguì la laurea in ingegneria. Ora ha una famiglia, che definisce metà italiana e metà iraniana. Alla nascita del primo figlio sentì la necessità di scrivere un libro che parlasse del ricordo e dell'appartenenza alla sua terra. Così nacque “Salam, Maman.” (Einaudi - Premio del Giovedì Marisa Rusconi nel 2007), che vede come protagonista Alì, un bambino che attraverso i suoi occhi racconta gli avvenimenti drammatici dell'Iran degli anni '70 e della rivolta khomeinista, intrecciati alla sua quotidianità.




Gian Mario Villalta (Visinale di Pasiano, 1959) è un poeta, scrittore e insegnante italiano.

Gian Mario Villalta è nato a Visinale di Pasiano in provincia di Pordenone nel 1959. Dopo aver conseguito la maturità scientifica si è laureato in Lettere Moderne all'università di Bologna.

Sono dei primi anni Ottanta le sue prime pubblicazioni in rivista, per esempio “il verri” di Luciano Anceschi, “Studi di Estetica” e “Alfabeta”. Negli anni successivi ha scritto anche su "ClanDestino", "Tratti", "Nuovi Argomenti", "Testo a Fronte", "Baldus", "Diverse Lingue".

Dal 1984 insegna al Liceo Scientifico "Ettore Majorana" a Pordenone.

Dal 2002 è Direttore Artistico di pordenonelegge.it , festival della lettura e del libro che ospita ogni settembre poeti, scrittori, filosofi, artisti, giornalisti di fama mondiale. Dal 2002 il festival è cresciuto di anno in anno fino a diventare uno degli eventi culturali più importanti d'Italia.

Dal 2013 è presidente di giuria del Premio Castello di Villalta Poesia, prestigioso premio che si propone di diventare luogo di incontro e di discussione attorno alla poesia edita italiana.

Nel 2017 gli è stato assegnato il Premio Giosuè Carducci di poesia (Comune di Pietrasanta).

Sue poesie sono tradotte in antologie e riviste in francese, inglese, sloveno, serbo, olandese.

Nel 2020 è tra i candidati al Premio Strega con il romanzo L'apprendista.


Fonte: ricerca in rete e Wikipedia

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