E' ora pubblico il quarto incontro organizzato dal Biblioteche di Roma con i 12 finalisti del premio Strega 2021 tenutosi ieri 25 maggio ore 18.00 e che qui vi proponiamo insieme ai libri.
Incontro con Donatella Di Pietrantonio e Lisa Ginzburg coordinato da Paolo di Paolo.
Proposto da Nadia Fusini "Con quest’ultimo romanzo, Borgo Sud, Donatella Di Pietrantonio si conferma scrittrice di grande forza e solidità, che sa trovare la parola esatta per dire i sentimenti, grazie a una scrittura scabra ma densissima, che ha un passo tutto suo nel solco di una solida tradizione.
Qui a tema è il legame tenace, ondivago, spesso ambivalente tra sorelle, creature diverse eppure riconducibili alla stessa matrice, quella madre riluttante che in Borgo Sud è la ferita originaria per entrambe.
Donatella Di Pietrantonio racconta da sempre le spire dolorose del rapporto madre-figlia, ma in questo romanzo intenso e abilmente tessuto dal punto di vista narrativo, le due sorelle protagoniste sanno trovare l’una nell’altra conforto, pungolo, salvezza.
Nella lunga notte in cui si mette in viaggio per ricongiungersi ad Adriana, la sorella indocile, spericolata, la narratrice compie un viaggio coraggioso nella memoria, in un andirivieni naturale, emozionante, seguendo il filo sottile e resistente dei ricordi. Perché allontanarsi, nello spazio e nel tempo, non basta a volte a ricucire gli strappi, a dimenticare certi amori giovanili precipitosi. L’appartenenza, nei romanzi di questa scrittrice, più che una condizione è infatti un movimento, una negoziazione continua con le proprie radici, i propri luoghi, così peculiari e tuttavia così universali, perché letterari.
Per questi motivi desidero presentare Borgo Sud di Donatella Di Pietrantonio al Premio Strega 2021."
Proposto da Nadia Terranova "Se la famiglia è un’istituzione sociale, un romanzo famigliare è sempre un romanzo politico: racconta i tic e le nevrosi dei legami dentro cui ci ingabbiamo da soli o da cui ci dimeniamo per liberarci, legami fondativi delle relazioni che avremo con il mondo. Nel solco di questa tradizione entra, con raro rigore e suprema eleganza, Cara pace di Lisa Ginzburg, in cui il rapporto fra due sorelle molto diverse è l’occhio con cui guardiamo nella vita dell’una e dell’altra e nella singolare famiglia da cui vengono entrambe. Ginzburg fa una letteratura di piccole storie e grandi dolori; crea un mondo intimo e totalizzante a partire da “un’infanzia esplosa”, un abbandono, una ferita originaria; racconta la timidezza e la sfacciataggine, la fatica e la crescita, il desiderio di proteggere e il bisogno di proteggersi, fino a raggiungere una nuova verità: togliersi di dosso il carapace con cui ogni giorno ci difendiamo è un gesto di libertà che può, all’improvviso, donarci la cara pace di una nuova coscienza e di una raggiunta pienezza. In questo romanzo che non teme crepe e fondali ma sa anche indicare la feritoia da cui può passare la luce, la prosa di Lisa Ginzburg raggiunge una consapevolezza superiore, rivelando una scrittrice intensa e originale, capace di trasfigurare in letteratura i suoi spettri e le sue ombre."
E' ora pubblico il terzo incontro organizzato dal Biblioteche di Roma con i 12 finalisti del premio Strega 2021 tenutosi ieri 25 maggio ore 18.00 e che qui vi proponiamo insieme ai libri.
Incontro con Teresa Ciabatti e Alice Urciuolo. Coordinato da Simonetta Sciandivasci.
Promozione della Lettura
Proposto da Sandro Veronesi "Sembrava bellezza di Teresa Ciabatti è una lezione di letteratura narrativa, per tutti quelli che ancora non hanno smesso di esercitarsi nel fallimentare tentativo di tenere separate, nei romanzi, verità e finzione. È un racconto talmente colmo di menzogne – la prassi della comunicazione tra gli esseri umani, insieme al nascondimento, al malinteso, alla reticenza, alle omissioni – che alla fine rasenta la più intima delle confessioni. È un romanzo straziante, perché è uno strazio ritrovarsi a vivere tutta la vita in un corpo così lontano dal canone condiviso della bellezza; ed è un romanzo esilarante, la cosa più vicina ai libri di John Fante che mi sia mai capitato di leggere. È un romanzo che spazia dalla vitalità alla morte, soffermandosi in quella zona grigia che viene spesso trascurata, quella della quasi-morte, della regressione, della demenza, che a volte diventano abiti sorprendentemente comodi da indossare. È un romanzo sulla meravigliosa vertigine della mitomania. Ma soprattutto, come ho detto, è una lezione sull’unica verità possibile in letteratura, quella fatta di nomi, predicati, avverbi e aggettivi scelti e composti con tale maestria da rendere inutile sapere altro. Per tutte queste ragioni mi pregio di presentare Sembrava bellezza di Teresa Ciabatti alla LXXV edizione del Premio Strega."
Proposto da Daniele Mencarelli "Adorazione è un romanzo sulla complessità dell’adolescenza che attrae e respinge, esattamente come i caratteri dei ragazzi che danno vita alle vicende raccontate, come i luoghi dove tutto avviene, la provincia di Latina, Pontinia, terre nuove, paesi con una storia appena principiata. Alice Urciuolo intesse il suo esordio attorno a un’estate vissuta intensamente, la stagione che più si addice ai ragazzi e alla loro passione. Diana, Vera, Giorgio e Vanessa, sono gli attori di una vicenda che ha il suo nucleo piantato nel passato: l’omicidio di una loro amica, Elena, per mano del suo fidanzato. A distanza di un anno, il gruppo di amici tenta di uscire dalla tragedia e di gettarsi a capofitto in quel che più desidera: crescere. Sperimentarsi. Anche a costo di soffrire e far soffrire. Adorazione canta la fame di vita di un’intera generazione, che nella libertà sessuale tenta di dimenticare la sofferenza affettiva e il senso di vuoto, spesso lasciato da adulti che mancano di risposte e di coraggio. Coraggio, invece, incarnato dall’autrice, capace di utilizzare le diverse lingue e forme narrative del nostro squilibrato presente."
Si è svolta ieri la tavola rotonda e presentazione del libro Nuove Edizioni Romane di Carla Ida Salviati, edito dalla Giunti. All'incontro, moderato da Della Passarelli (Casa Editrice Sinnos), hanno partecipato l'autrice Carla Ida Salviati, Gabriella Armando, fondatrice delle Nuove Edizioni Romane, Beatrice Fini (direttore editoriale Divisione Ragazzi- Giunti Editore), Lorenzo Cantatore (docente di letteratura per l'infanzia dell'Università di Roma Tre), e Anna Maria Di Giovanni (responsabile della Biblioteca Centrale Ragazzi). E' stato possibile seguire l'evento in diretta sui canali social delle Biblioteche di Roma lunedì 24 maggio alle ore 17.00.
Particolarmente interessante dato il target della nostra Biblioteca, voglio segnalarlo anche per chi non l'ha potuto seguire ieri. Inserisco più avanti il link per accedere al filmato messo a disposizione da Biblioteche di Roma.
Come evidenziato nella pagina di Biblioteche di Roma, "il saggio di Carla Ida Salviati ripercorre anni di successi, ma anche di difficoltà per tenere alto lo stendardo dell’autonomia e dell’editoria di ricerca in un panorama sociale e politico in vorticosa metamorfosi. Con la chiusura dell’azienda nel 2016, una gran parte della produzione NER è confluita in Giunti Editore, oggi impegnato a valorizzare l’apporto di innovazione e di eccellenza dell’editrice trasteverina.
La storia delle Nuove Edizioni Romane è fatta di libri, di ideali, di passione per la cultura. Il saggio scava, per la prima volta, in uno dei cataloghi per ragazzi più originali e raffinati del mercato librario italiano. Nate nel 1977, le NER si impone per respiro internazionale, per qualità iconografica e per felici intuizioni. Infatti, accanto a nomi già celebri come Pinin Carpi e Christine Nöstlinger, accanto a illustratori famosi come Grazia Nidasio e Emanuele Luzzati, muovono i primi passi della loro carriera Roberto Piumini, Angelo Petrosino, Guido Sgardoli, Nicola Cinquetti, Chiara Carminati… e poi disegnatori del calibro di Cecco Mariniello, Andrea Rauch, Franco Matticchio, Pia Valentinis, e tanti altri ancora."
La Biblioteca Centrale Ragazzi di Biblioteche di Roma ha messo in esposizione per l'occasione molti libri storici della NER.
Siamo lieti di relazionarvi in merito all'incontro online di Lettura ad Alta Voce che si è svolto il 13 maggio nel pomeriggio per ricordare l'insegnante e collega Luisa Panattoni.
Dall'incontro nasce la documentazione che qui in questo secondo post metteremo a disposizione a scopo didattico perché sia chi ha partecipato che chi non ha potuto partecipare possa averne una copia.
LE LETTURE
Studenti
Lorenzo Costantini (5B) - “Che sia benedetta” testo di una canzone di Fiorella Mannoia (composta da Amara e Salvatore Mineo);
Laura Calabrese (5C) - due poesie di Pablo Neruda: “Posso scrivere i versi” (con i primi versi letti in spagnolo) e “Amico”;
Federica Mieli (5C) - “Se questo è un uomo” di Primo Levi e “Il mio passato” di Alda Merini;
Valerio Maria Ermani (5D ) legge “I fiumi” di Giuseppe Ungaretti;
Andrea Milone (5D) legge un brano da “La nazione delle piante” di Stefano Mancuso;
Docenti
Irene Marcarelli e Sirio Corinaldesi leggono “J’ai tant rêvé de toi” (Ti ho sognato così a lungo) di Robert Desnos in francese (Irene) e nella traduzione italiana (Sirio);
Daniela La Macchia legge “Scintille” di Rabindranath Tagore;
Contributi Registati
Marco Salietti legge un brano da “Rayuela” di Julio Cortazar;
Angela Fraticelli legge un brano da “Come un romanzo” di Daniel Pennac
Cecilia Colombini legge un brano da “Il profeta” di Khalil Gibran
Cliccando QUI potete scaricare il pdf a cura di Sirio Corinaldesi che contiene i testi dei brani e delle poesie scelte per l'incontro.
E' ora pubblico il secondo incontro organizzato dal Biblioteche di Roma con i 12 finalisti del premio Strega 2021 tenutosi ieri 20 maggio ore 18.00 e che qui vi proponiamo insieme ai libri.
Incontro con Maria Grazia Calandrone e Roberto Venturini. Coordinato da Lara Crinò
Promozione della Lettura
Proposto da Franco Buffoni "Il romanzo Splendi come vita è un’ideale lunga lettera stilisticamente compatta – pur se composta di pagine di diario, episodi narrati in prima persona, ricordi brucianti, ferite mai rimarginate – scritta dall’autrice cinquantenne, ben nota come poetessa, alla madre adottiva. Splendi come vita è una storia di amore e odio (o disamore, come lo definisce l’autrice) di fronte a comportamenti “materni”, non più comprensibili né concepibili. O forse, meglio, è la storia di una perdita, di una cacciata, di un paradiso perduto: con quanto di biblicamente ineluttabile tali termini connotano e comportano. Perché la bambina adottata ama profondamente la madre. Poi succede qualcosa nella sua crescita e da quel momento la madre non crederà più all’amore della figlia. Trascorrono i mesi e gli anni e la faglia di incomprensione si allarga sino a divenire incolmabile, fino al finale del romanzo – che non sveliamo nella sua essenza – ma che ci riconsegna due donne adulte entrambe bisognose di amore e per questo “amabili”."
Proposto da Maria Pia Ammirati "Con il romanzo di Roberto Venturini L’anno che a Roma fu due volte Natale (SEM), ci troviamo di fronte a un dramma dall’inizio alla fine con al centro però la sorpresa di una grande scena dai rapidi lampi di comicità. Non un paradosso, ma una tecnica combinatoria che fa della narrazione di Venturini una vera e propria miscela di generi, dove la tragedia si combina al grottesco. Il tutto armonizzato dalla fitta trama di rimandi, citazioni, metafore e analogie strappate al caos della contemporaneità, e dalla rutilante società dell’immagine fatta di televisione, pubblicità, politica, star system. Sulla scena della periferia marittima romana si muove un mondo di perdenti, come nell’esplicita citazione di Amore Tossico di Caligari. I toni da favola nera, da storia surreale, non sviano mai dalla cocente tragedia della realtà che lo scrittore coglie a pieno. Roberto Venturini ha scritto un grande affresco della contemporaneità."
E' ora pubblico il primo incontro organizzato dal Biblioteche di Roma con i 12 finalisti del premio Strega 2021 tenutosi ieri 18 maggio ore 18.00 e che qui vi proponiamo insieme ai libri.
Incontro con Giulia Caminito ed Edith Bruck. Coordinato da Sabina Minardi
Promozione della Lettura
Proposto da Giuseppe Montesano, L'acqua del lago non è mai dolce é "una storia ambientata nel paese lacustre di Anguillara Sabazia, una provincia italiana simile e diversa da molte altre province letterarie: dove le case popolari si intrecciano alle villette, all’antico centro storico, al lungolago e ai capannoni in uno sviluppo disarmonico che rispecchia e genera le disarmonie del vivere, uno sviluppo malato nel quale si annidano oscuri i conflitti. In questi luoghi narrativi Giulia Caminito dipana i percorsi di una famiglia proletaria dominata dalla potenza e prepotenza di una madre, Antonia, la prima a imporsi sulla scena con uno stratagemma e una protesta degni della migliore tradizione neorealista, quella inventiva degli inizi. Ma autentica protagonista del romanzo è sua figlia Gaia: voce narrante che sembra spuntare dal profondo, e sguardo che smaschera ogni convenzione sociale – pur restando alla fine imprigionata nelle contraddizioni di un benessere sempre inseguito e sempre destinato a sprofondare nella melma. La maturità narrativa raggiunta da Giulia Caminito sta proprio nella voce e nei gesti di Gaia, nella quale la timidezza affilata e la rabbia soffocata vengono nutrite dalla vergogna, la fatica di un’adolescenza sgraziata sboccia in violenza e la tenerezza si deforma in strazio, secondo una scrittura che è capace allo stesso tempo di distanziamento stilistico e di immedesimazione emotiva. E colpisce il modo in cui la Caminito sa cogliere una realtà contemporanea tracciando una parabola sociale che punta inesorabilmente verso il basso: dalla testarda speranza con cui la madre tenta di restare a galla in un mare di ingiustizie, alla sconfitta desolata della figlia che affonda in un’acqua avvelenata dal risentimento, appesantita da miraggi scadenti e da una cultura che promette ma non mantiene."
Proposto da Furio Colombo
«L’ultimo libro di Edith Bruck, Il pane perduto, La nave di Teseo, unisce in un’unica grande opera ciò che l’autrice ha visto, vissuto, pensato e scritto: un’amorevole dolcezza prosciuga altri sentimenti (come l’odio legittimo per l’orrore e i carnefici), perché Edith è salva e tenuta in vita da un legame fortissimo, un misto di orgoglio e pietà affettuosa per chi, come lei, è stata spinta nella galleria dell’orrore. Nella visita sul fondo della memoria Edith ripercorre il miserabile inferno preparato meticolosamente dai suoi aguzzini (tornati come in un incubo), vittime di una solitudine che si nutre di morti. Ma la vita è troppo forte e l’istinto, ancora bambino, di saltare avanti è troppo grande. E quando, nella realtà come in questo nitidissimo racconto, vita e morte, distruzione e futuro si spaccano, Edith è già saltata sul lastrone della vita. E qui il libro diventa un racconto che devi leggere fino all’ultima pagina, di storia, di vita, di amore.»
Ricevo e pubblico per l'utenza dal Servizio Scuola di Biblioteche di Roma. Noi stiamo già seguendo e pubblicizzando gli eventi qui sul blog di volta in volta.
Cari Referenti di Bibliopoint,
certa di farvi cosa gradita vi comunico che oggi 18 maggio alle ore 18, si terrà il primo appuntamento del ciclo di incontri dedicato agli autori semifinalisti della LXXV edizione del Premio Strega, manifestazione organizzata dalla Fondazione Bellonci alla quale Biblioteche di Roma partecipa coinvolgendo 15 circoli di lettura appartenenti alle sedi del sistema.
Questa sera, saranno presentati i romanzi L'acqua del lago non è mai dolce di Giulia Caminito edito da Bompiani e Il pane perduto di Edith Bruck (La nave di Teseo, 2021). Modererà l'incontro Sabina Minardi.
La presentazione sarà trasmessa in streaming sul canale Youtube di Biblioteche di Roma e sulla pagina Facebook di Biblioteche di Roma e LeggereinCircolo.
Per conoscere gli altri appuntamenti in programma, condividiamo con voi il link alla notizia Bibliotu:
Dal 18 maggio al 3 giugno, ogni martedì e giovedì alle ore 18.00, presso la Casa delle Letterature si svolgeranno gli incontri organizzati dall’Istituzione delle Biblioteche di Roma.
18 maggio ore 18.00 – Incontro con Giulia Caminito ed Edith Bruck. Coordina Sabina Minardi
20 maggio ore 18.00 – Incontro con Maria Grazia Calandrone e Roberto Venturini. Coordina Lara Crinò
25 maggio ore 18.00 – Incontro con Teresa Ciabatti e Alice Urciuolo. Coordina Simonetta Sciandivasci
27 maggio ore 18.00 – Incontro con Donatella Di Pietrantonio e Lisa Ginzubrg. Coordina Paolo di Paolo
1 giugno ore 18.00 – Incontro con Daniele Petruccioli ed Emanuele Trevi. Coordina Annalena Benini
3 giugno ore 18.00 – Incontro online con Andrea Bajani e Giulio Mozzi. Coordina Gianluigi Simonetti
Corrado Augias (IPA: [ˈauʤas]; Roma, 26 gennaio 1935 è un giornalista, scrittore, conduttore televisivo, autore televisivo, drammaturgo ed ex politico italiano.
Nato in una famiglia di origine francese, di Tolone, ma di ascendenze sarde, da parte di padre, ufficiale dell’Aeronautica, ed ebraica da parte di madre.
Iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 1º aprile 1969 come giornalista professionista, ha curato le corrispondenze da New York per la RAI dal 1966 al 1968 e in seguito da Parigi per i settimanali l'Espresso e Panorama. Nel novembre 1975 fu di nuovo inviato a New York per il quotidiano la Repubblica che sarebbe nato alcuni mesi dopo.
Da allora si è occupato di cultura in modo poliedrico, spaziando dalla scrittura di gialli, opere teatrali, ricerca storica, religiosa, alla saggistica su varie capitali del mondo. Nel 2007, ha pubblicato Leggere. Perché i libri ci rendono migliori, più allegri e più liberi, un'appassionata e argomentata difesa della lettura.
Philip Roth ⟨ròtℎ⟩ - Scrittore statunitense (Newark, New Jersey, 1933 - New York 2018) di origine ebraica. Enfant terrible della narrativa ebraico-americana, Roth ha mantenuto un suo ruolo di coscienza critica nell'ambito di questo filone letterario e, più in generale, della letteratura americana contemporanea, estendendo la sua satira corrosiva e dissacrante dalla comunità di origine all'intera società statunitense, per giungere a opere connotate da elementi autobiografici e da una forte componente autoriflessiva. Tra i suoi romanzi più noti: Lamento di Potnoy, Pastorale Americana, Everyman .
Quest'anno frequentano ancora la scuola, e sono ormai nelle quinte classi, alunni che hanno avuto il privilegio di avere come insegnante la prof. Luisa Panattoni o che comunque l'hanno conosciuta.
Luisa ci ha lasciato due anni fa. I suoi alunni e colleghi la ricordano per il suo straordinario sorriso e per la sua professionalità.
La Biblioteca che è a lei intitolata, anche l’anno scorso organizzò per quella data un incontro di lettura online aperto, non essendo in presenza ai soli autorizzati su Google Classroom (eravano già allora in emergenza Covid19). Fu una giornata molto emozionante, nella quale furono coinvolte molte persone: amici, colleghi, studenti e tanti altri. Tutti gli interventi di quell’evento sono stati raccolti in una breve pubblicazione che è possibile trovare su questo blog a questo link http://labibliotecadelgaribaldi.blogspot.com/2020/05/sinfonia-di-colori- per-luisa-in-ricordo.html
Anche quest'anno ricorderemo Luisa, con un evento di Lettura ad Alta Voce che si svolgerà oggi pomeriggio dalle 17,30 alle 18,30. Questa volta inizieranno la lettura gli studenti e poi proseguiranno i colleghi e gli amici che hanno voluto partecipare. Vogliamo che sia un pomeriggio allegro, sereno.
Crediamo fermamente nell'importanza della lettura, come anche faceva Luisa e soprattutto nell'importanza della sua promozione nella scuola di tutti i gradi. Ringraziamo tutti i colleghi che hanno voluto divulgare nelle classi l'iniziativa e supportarla.
Con questo evento la Biblioteca partecipa al Maggio dei Libri indetto dal CEPELL
La vostra Biblioprof
Sirio Corinaldesi
Daniela La Macchia
LE LETTURE
Studenti
Lorenzo Costantini (5B) legge “Che sia benedetta” testo di una canzone di Fiorella Mannoia (composta da Amara e Salvatore Mineo);
Laura Calabrese (5C) legge due poesie di Pablo Neruda: “Posso scrivere i versi” (con i primi versi letti in spagnolo) e “Amico”;
Federica Mieli (5C) legge “Se questo è un uomo” di Primo Levi e “Il mio passato” di Alda Merini;
Valerio Maria Ermani (5D ) legge “I fiumi” di Giuseppe Ungaretti;
Andrea Milone (5D) legge un brano da “La nazione delle piante” di Stefano Mancuso;
Docenti
Irene Marcarelli e Sirio Corinaldesi leggono “J’ai tant rêvé de toi” (Ti ho sognato così a lungo) di Robert Desnos in francese (Irene) e nella traduzione italiana (Sirio);
Daniela La Macchia legge “Scintille” di Rabindranath Tagore;
Contributi Registati
Marco Salietti legge un brano da “Rayuela” di Julio Cortazar;
Angela Fraticelli legge un brano da “Come un romanzo” di Daniel Pennac
Cecilia Colombini legge un brano da “Il profeta” di Khalil Gibran