venerdì 29 maggio 2020

Leggiamo ad Alta Voce - La virtù dell'orto


Appartenere ad una scuola come un Agrario, credo possa essere per chi vi studia e per chi insegna materie di indirizzo, parte della normalità. Appartenervi per scelta, se si insegna italiano, inglese o educazione fisica, significa avere dentro di sé un'affinità con il mondo vegetale ed animale e per chi vive in questo millennio, con l'ecosistema e la sua conservazione.

Si può essere trasferiti, per servizio in una scuola come questa, e scegliere di non rimanerci. Si può scegliere invece di non andar via proprio perché ci si trova in una scuola come questa.

E allora il piacere della cura delle piante, il nutrirle, dissetarle, conoscerle una ad una, che sia in un giardino o in un'orto casalingo è qualcosa che molti di noi conoscono.

Non so se a voi è capitato, nei negozi non specializzati che vendono piante, ad esempio i supermercati, di vedere piantine abbandonate, senz'acqua che non verranno mai più annaffiate e poi verranno buttate. Ecco, io compro una di quelle. Non la più bella. E cerco di salvarla.

Ringraziamo per questa lettura la collega Angela Fraticelli che ha scelto un brano da La virtù dell'orto: coltivando la terra si coltiva anche la felicità di Pia Pera. Chi ha partecipato all'incontro online per ricordare la prof. Luisa Panattoni, ha già ascoltato in anteprima questa lettura.
Buon ascolto.

La vostra Biblioprof.








Pia Pera
Nata a Lucca il 12 marzo 1956 e morta poco più in là – nel suo podere sulle pendici del monte Pisano – sessant’anni dopo, il 26 luglio 2016, Pia Pera è una scrittrice, slavista, traduttrice affermata quando decide di occuparsi di un fondo abbandonato a San Lorenzo a Vaccoli e dare vita al suo capolavoro. Che non è il bel giardino e l’orto che inizia a seminare, ma il dialogo che con questi sviluppa e traspone in libri dove il giardinaggio è inteso come lo intendeva Voltaire alla fine del Candide: un coltivarsi. Anzi, con un passaggio ulteriore: il coltivarsi a vicenda dell’uomo e delle piante. I suoi testi prendono perlopiù la forma di guide che non trascurano di spiegare come lavorare la terra, trapiantare, costruire uno stagno, ma sono in realtà saggi nello stile di Montaigne, trattati sulla felicità, sulla libertà, sull’uomo e sulla natura, opere letterarie nel senso più alto del termine. [continua]





mercoledì 27 maggio 2020

Il Forum del Libro PASSAPAROLA 2020 dal 28 maggio 2020 a settembre 2020






Il Passaparola 2020 sarà un evento diffuso realizzato con il supporto dei partner Rai Cultura, MLOL e Scrittori a domicilio. L’iniziativa si terrà da fine maggio a ottobre e si articolerà in dibattiti e incontri online, includendo l’utilizzo di canali di diffusione diversi per rivolgersi a un pubblico ampio e trasversale.



Gli eventi iniziano domani. QUI trovate il programma sul sito del Forum del Libro



Leggiamo ad Alta Voce - I morti



Pubblichiamo oggi un brano del racconto I morti tratto da Gente di Dublino di James Joyce scelto e letto da Aurora Trippetti del Comitato di Quartiere Grottaperfetta che ringraziamo per la partecipazione e per il contributo al Progetto di Lettura ad Alta Voce portato avanti dalla nostra Biblioteca.





Questa lettura ci parla di vita. Strano, direte,  il suo titolo indica l'opposto.
Eppure l'autore dipinge con pennellate lievi il significato e la dignità dell'essere umano. Il testo, attraverso l'abilità descrittiva di Joyce, che fa quasi una foto della stanza, del contesto, nell'esterno sotto la neve, ci fa soffermare sul significato dell'intimità, dei ricordi, dell'amore e delle persone in quanto testimonianza di un vissuto fatto di incontri con altri e quindi di storia. Il ricordo che è valore ed amore più di quanto sia invecchiare e sfiorire. Non è il corpo il valore, ma la memoria dei sentimenti.

Anche qui, come in altri brani proposti precedentemente, non si può non fare un riferimento alla situazione attuale, storica, che stiamo vivendo.  Non si può non pensare a tutte quelle persone che un nuovo corona virus si è portato via inaspettatamente, che non erano corpi, ma persone, anime, non numeri; erano parte di una comunità fatta di famiglia e cittadinanza, e che hanno lasciato non solo un vuoto affettivo ma anche culturale, non corpi, parcheggiati in case di riposo, ma nonni, genitori,  lavoratori del passato. Non numeri ma nomi, storie, sentimenti e vita. Persone che con i loro acciacchi sarebbero ancora vissute, state tra noi.  Si sta facendo differenza se gli anziani siano deceduti "con" Covid19 o per Covid.   Coloro i quali sono morti prima del tempo rispetto a quanto i loro acciacchi avrebbero loro concesso, sono morti "per" Covid19, è indiscutibile.

La vostra Biblioprof.

Non dimenticatevi di aggiungervi ai nostri follower.



da The New Yorker


James Joyce
(Dublino, 2 febbraio 1882 – Zurigo, 13 gennaio 1941), è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo irlandese. 
Benché la sua produzione letteraria non sia molto vasta, è stato di fondamentale importanza per lo sviluppo della letteratura del XX secolo, in particolare della corrente modernista. Soprattutto in relazione alla sperimentazione linguistica presente nelle opere, è ritenuto uno dei migliori scrittori del XX secolo e della letteratura di ogni tempo.
Il suo carattere anticonformista e critico verso la società irlandese e la Chiesa cattolica traspare in opere come I Dublinesi o Gente di Dublino (Dubliners, del 1914) - palesato dalle famose epifanie - e soprattutto in Ritratto dell'artista da giovane (A Portrait of the Artist as a Young Man, nel 1917), conosciuto in Italia anche come Dedalus.
Il suo romanzo più noto, Ulisse, è una vera e propria rivoluzione rispetto alla letteratura dell'Ottocento, e nel 1939 il successivo e controverso Finnegans Wake ("La veglia dei Finnegan" o più propriamente "La veglia per i Finnegan") ne è l'estremizzazione. Durante la sua vita intraprese molti viaggi attraverso l'Europa, ma l'ambientazione delle sue opere, così saldamente legata a Dublino, lo fece diventare uno dei più cosmopoliti e allo stesso tempo più locali scrittori irlandesi.

Fonte: Wikipedia








lunedì 25 maggio 2020

Sinfonia di Colori per Luisa - in ricordo di Luisa Panattoni


Cari tutti, come sapete,  il giorno 13 maggio abbiamo organizzato un incontro online per ricordare la collega, insegnante e agronoma Luisa Panattoni, alla quale è intitolata la nostra Biblioteca che ci ha lasciati l'anno scorso, appunto il 13 maggio.

Per chi ha potuto partecipare e per chi invece non ha potuto esserci, abbiamo pensato di riunire in un pdf gli interventi scritti e mettere all'interno di questo i link gli interventi registrati dell'incontro a distanza che siamo riusciti a realizzare.

Ringraziamo qui il marito di Luisa, Sirio, che è anche un nostro collega. Egli ha svolto la maggior parte del lavoro, non solo quello tecnico per rendere possibile la riunione online, ma anche quello di contattare le persone: colleghi, studenti, amici, compagni di scuola e di università, o comunque persone significative nella vita di Luisa e compilare il pdf che oggi mettiamo a vostra disposizione.

Per visualizzare e scaricare il pdf cliccate sull'immagine.


https://drive.google.com/file/d/1sgF5oGtn9JNLsNAs566GefetXTmTE20M/view?usp=sharing

Cogliamo anche oggi l'occasione per ringraziare tutti quelli che hanno potuto partecipare, in presenza o inviando scritti o letture registrate, per ricordare Luisa. E' stato un momento di luce, di triste gioia, di vicinanza nella lontananza, perché noi sentiamo la sua mancanza, ma vogliamo trarre insegnamento dalla sua forza di volontà e dal suo esempio di tenacia, garbo e dolcezza. 


venerdì 22 maggio 2020

Leggiamo ad Alta Voce - Lungo Petalo di Mare


Finalmente ospitiamo la prof. Paola Risoldi qui nella rubrica Lettura ad Alta Voce. La stavamo aspettando. Ci propone una lettura dall'ultimo libro di Isabelle Allende, Lungo Petalo di Mare, uscito nell'autunno scorso (2019)

Grazie Paola. Voce perfetta per la Lettura ad Alta Voce. Devi essere dei nostri più spesso. O almeno finché gli allievi non diventino più bravi dei maestri e ci sostituiscano. Ragazzi, parlo a voi!

Buon ascolto.

La vostra Biblioprof.

P.S. Ci farebbe piacere averti come nostro lettore "follower" premi il tasto segui della colonna destra (qui accanto).



Non siete curiosi ora di scoprire come andrà a finire? Io sìììì. 



Abstract:
Nell'agosto 1939 Pablo Neruda organizzò quello che poi ha definito il "suo poema più bello": il Winnipeg, una nave che ha portato in Cile 2200 rifugiati spagnoli che fuggivano dalle rappresaglie franchiste. A settant'anni dall'approdo a Santiago del Cile del Winnipeg, la nave equipaggiata da Neruda per mettere in salvo più di duemila esuli della Guerra civile spagnola, la voce narrativa di Isabel Allende ci accompagna in Spagna, durante l'ultimo periodo del conflitto, ci porta in fuga nei Paesi Baschi e in Francia, e da lì in Cile, per raccontarci cinquant'anni di storia del suo paese di origine. E insieme a quella dei protagonisti, esuli catalani, la pianista Roser e il medico Víctor, ripercorre l'esistenza di personaggi quali Neruda e Allende, comparse d'eccezione in un libro che fonde la storia con l'immaginazione del possibile, secondo quella formula già sperimentata con cui solo Isabel Allende sa restituire un affresco indimenticabile di solidarietà, di integrazione, di resistenza.




Isabelle Allende

Isabel Allende Llona (Lima, 2 agosto 1942) è una scrittrice cilena naturalizzata statunitense.
È una delle autrici latinoamericane di maggior successo al mondo, con romanzi come La casa degli spiriti o La città delle bestie. Ha scritto romanzi basati sulle sue esperienze di vita, ma ha anche parlato delle vite di altre donne, unendo mito e realismo. Ha partecipato a molti tour mondiali per promuovere i suoi libri e ha anche insegnato letteratura in vari college statunitensi. Vive in California dal 1989 e ha ottenuto la cittadinanza statunitense nel 2003.
A tre anni dalla sua nascita, in Perù, nel 1945 il padre, il diplomatico cileno Tomás Allende, divorzia e lascia la famiglia; la madre decide di tornare in Cile con i tre figli e andare a vivere nella casa del nonno a Santiago. Grazie all'aiuto del cugino del padre, Salvador Allende, futuro presidente del Cile (poi morto nel colpo di Stato del 1973) a Isabel e ai suoi fratelli non mancherà la possibilità di studiare e di vivere senza problemi economici. La casa del nonno sarà poi evocata nel primo romanzo, La casa degli spiriti, che nel 1982 le darà la notorietà e che trae spunto dalle vicende della famiglia Allende. Il giorno 8 gennaio 1981 ricevette una telefonata in cui veniva avvisata delle gravi condizioni di salute del nonno: Isabel cominciò così a scrivergli una lettera che sarebbe poi diventata un libro intero: La casa degli spiriti: da allora ogni nuovo libro viene iniziato dalla Allende lo stesso giorno dell'anno, l'8 gennaio.
La sua opera è stata classificata nel movimento letterario conosciuto come posboom, anche se alcuni studiosi preferiscono il termine novisima literatura. Questo movimento è caratterizzato dal ritorno al realismo, da una prosa più facile da leggere, perché si perde la preoccupazione di creare nuovi modelli di scrittura (metaletteratura), dall'accento sulla storia, la cultura locale, tra le altre cose. Nel 2012 decise di entrare nel campo del romanzo poliziesco, genere a cui si dedica dal 2006 il suo ex marito, William C. Gordon, e ha scritto Il gioco di Ripper che ha consegnato nel dicembre dello stesso anno al suo agente Carmen Balcells.

Fonte Wikipedia



lunedì 18 maggio 2020

Il prof. Paolo Amadio invia una lettura da I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni.  




Lettura breve ma piena di significato. Tn questo passo può facilmente essere riconosciuta la reazione iniziale al Covid19 sia da parte della Cina, dove tutto è iniziato, e addirittura da parte di certa scienza europea.
Corsi e ricorsi storici tanto ci devono insegnare. Ed è per questo che nelle scuole l'insegnamento della Storia è essenziale. Attraverso l'esperienza del passato, si giunge pronti ed informati e si può gestire al meglio il presente ed il futuro.









Scrivere qualcosa su Alessandro Manzoni, che insieme a Dante Alighieri è nelle scuole italiane l'autore più letto da generazioni, può sembrare superfluo. Quando uscì, lessi il libro ' La famiglia Manzoni di Natalia Ginburg, ero appena laureata, avevo 21 anni , tornata dopo anni di vita all'estero, dove non avevo studiato Manzoni, ma Keats, Auden, Dylan Thomas, Steinbeck e autori australiani del 900. Il libro mi fu regalato da un amico di famiglia. Sapevo che Manzoni veniva da una famiglia con illustri esponenti , quali Cesare Beccaria, che avendo io frequentato la facoltà di giurisprudenza, non era passato inosservato, ma la sua storia familiare mi colpì particolarmente. E' un libro, che se non conoscete vi consiglio, per chi voglia documentarsi sull'autore.

Alessandro Manzoni
Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per la successiva letteratura, che costituì inoltre l'esito supremo della parabola iniziale del romanzo in Italia.
Nato dall'infelice matrimonio di Giulia Beccaria, la figlia di Cesare, con un gentiluomo di lei molto più anziano, il conte Pietro M. (o, come voleva una diffusa diceria, dalla relazione adulterina della madre con il minore e meno noto dei fratelli Verri, Giovanni), per il disaccordo dei coniugi, che finirono con il separarsi, e il disinteresse della madre, fu educato nel collegio dei somaschi, a Merate e a Lugano, e in quello dei barnabiti al Longone di Milano: educazione ed educatori che egli più tardi giudicò severamente. Lo stesso nonno materno, verso il quale dovevano naturalmente volgersi l'ammirato orgoglio e l'emulazione dell'adolescente, gli offriva un modello di grande cultura, di impegno civile e di rigore intellettuale, ma non di austerità e di forza morale; né certo migliore era l'esempio che poteva venirgli dall'ambiente aristocratico. L'energico imperativo morale che informa anche le sue prime precoci prove poetiche, è il segno quindi di una tendenza costitutiva della personalità manzoniana, oltre che dell'influsso su di essa esercitato dalla migliore cultura del tempo, che in letteratura inclinava alla magniloquenza dell'epica imperiale e alla satira dei costumi, ma recava traccia della recente disillusione di cui erano ambasciatori gli esuli napoletani (con V. Cuoco e F. Lomonaco M. fu in relazione).



sabato 9 maggio 2020

Lettura ad Alta Voce - Quando siete felici, fateci caso


Questo sabato  dalla voce del nostro Sirio Corinaldesi, da un libro di Kurt Vonnegut  Quando siete felici, fateci caso e un'esortazione: ripetete a voi stessi "Cosa c'è di più bello di questo".
Un brano ironico, sempre attuale, che sfiora varie tematiche in poche righe ma dice tante verità. Ogni frase un messaggio sulla nostra esistenza.

Buon ascolto.

La vostra Biblioprof.

P.S. Ci farebbe piacere averti come nostro lettore "follower" premi il tasto segui della colonna destra (qui accanto).







Kurt Vonnegut [vònigët]. - Scrittore statunitense (Indianapolis 1922 - New York 2007). Annoverato tra i maggiori narratori contemporanei, V., che è stato autore anche di testi teatrali, saggi e articoli, scritti autobiografici, ha firmato una ricca e originale produzione di romanzi e racconti di successo.

Vita e opere
Testimone, nel febbr. 1945, della distruzione di Dresda da parte dell'aviazione alleata,  V. ha tratto da questa esperienza quella propensione per il paradosso, per l'umor nero e per lo scetticismo che caratterizza tutta la sua ricca e originale produzione. Esordì con il romanzo Player piano (1952; trad. it. La società della camicia stregata, 1966), cui seguirono The sirens of Titan (1959; trad. it. 1965), i racconti di Canary in a cathouse (1961) e Cat's cradle (1963; trad. it. Ghiaccio nove, 1968), accomunati dall'uso in chiave satirica di elementi della fantascienza. Consolidò il suo successo con God bless you, Mr. Rosewater (1965; trad. it. 1972), Welcome to the monkey-house (1968; trad. it. 1991) e con Slaughterhouse five (1969; trad. it. 1970), suo importante romanzo sull'esperienza di Dresda. Tra i maggiori talenti della narrativa contemporanea, ha riscosso consenso internazionale con numerosi romanzi (Breakfast of champions, 1973, trad. it. 1974; Slapstick, 1976, trad. it. 1990; Jailbird, 1979, trad. it. 1981; Galapagos, 1985, trad. it. 1990; Hocus Pocus, 1990, trad. it. 1991). Da segnalare il testo teatrale Happy birthday, Wanda June (1970), le raccolte di saggi, articoli e discorsi Wampeters, Foma and Grandfalloons (1974), A man without a country (2005; trad. it. 2006) e, postuma, This isn't nice, what is? (2013; trad. it. Quando siete felici fateci caso, 2015), oltre che i volumi autobiografici Palm Sunday (1981) e Fates worse than death (1991; trad. it. 2003). Tra gli ultimi romanzi, vanno ricordati: Timequake (1997; trad. it. 1998) e God bless you, dr. Kevorkian (1999; trad. it. 2000). Nel 2012 è stata pubblicata in Italia sotto il titolo Guarda l'uccellino una raccolta di quattordici racconti inediti scritti da K. negli anni del suo esordio letterario.

Fonte di approfondimento alternativa: Wikipedia

mercoledì 6 maggio 2020

Lettura ad Alta Voce . - Il tabacco fa male




Il tabacco fa male, o  "I danni del tabacco" è un'opera teatrale in un atto unico di Anton Cechov, scritta nel 1886 ma poi riveduto dall'autore nel 1902.

Più precisamente, tra il 1884 e il 1892 l'autore creò otto atti unici, otto vaudevilles, come egli amava chiamarli oltre a Il tabacco fa male. Gli atri sono: Sulla strada maestra, L'orso, Una proposta di matrimonio,  Il canto del cigno, Tragico contro voglia, Le nozze, L'anniversario.

In tempo di reclusione da Covid19, sia i mariti che le mogli, nonché i figli si potranno in qualche modo identificare nel lavoro che vi proponiamo.

Buon ascolto.

La vostra Biblioprof.

P.S. Ci farebbe piacere averti come nostro lettore "follower" premi il tasto segui della colonna destra (qui accanto).




Anton Cechov 
Scrittore russo (Taganrog 1860 - Badenweiler 1904). Narratore tra i più insigni della letteratura russa di epoca contemporanea, fin dalle sue prime opere di carattere comico e caricaturale mira all'essenziale e aborre, tanto nello stile quanto nella costruzione, da tutto ciò che è intrusione personale, abbandono narrativo. Il suo riso è asciutto, pacato, talvolta triste. E la tristezza si fa sempre più sofferta accettazione del grigiore ineluttabile dell'esistenza, cui è dato solo di sperare in un lontanissimo migliore avvenire. Ma sia nei racconti sia nelle opere teatrali questa visione del mondo è trasfigurata da un tenace amore per la vita sempre trattenuto però da un pudore e da una umiltà che, specie nei drammi, ai toni accesi preferisce gli accenti smorzati, alle parole sonore la espressività del silenzio, all'invenzione di vicende drammatiche il triste fluire degli eventi.





lunedì 4 maggio 2020

Poesia - Checco Durante e Totò in: quasi Lettura ad Alta Voce

Oggi pubblichiamo due poesie,  recitate, da Maria Paola Barbieri del Comitato di Quartiere Grottaperfetta. La prima è L'ospizio di Checco Durante. La seconda,  è la famosissima e sicuramente conosciutissima 'A livella di Totò. Ringraziamo la Signora Maria Paola per questo contributo.

Ricordiamo che il Progetto di Lettura ad Alta Voce intende essere offerto a e condiviso con gli alunni della scuola. Non a caso la Biblioteca nella persona della sottoscrittà, è stata promotrice dell'adesione al Laboratorio di Lettura ad Alta Voce offerto dal Cepell (Mibac) negli anni scorsi. Al momento, pur avendo i colleghi proff. Corinaldesi e La Macchia fatto da tramite per far sì che arrivassero contributi anche brevi, da parte degli alunni, tutto tace.
Forse stressati dalla DAD ancor più dei loro insegnanti che tutto d'un tratto si sono trovati a fare un lavoro immane, mai fatto prima e che richiede tempi ben maggiori, non doppi ma almeno tripli, che preparare le normali lezioni in presenza, i nostri amati monelli si son resi uccel di bosco. Ma è per loro che noi stiamo facendo tutto questo. Ed al momento stiamo presidiando e tenendo attivo il blog della biblioteca perché siamo fiduciosi che solo la cultura e la conoscenza, sia umanistica che scientifica ci può salvare, in senso generale. Ci può arricchire e rendere esseri pensanti che ragionano in modo logico e conseguente. Noi non molliamo. Ed aspettiamo pian piano di essere addirittura sostituiti dai nostri allievi nelle letture.
Non ho dubbi che anche iniziando con la segnalazione di un allievo per classe da parte di un suo docente, riusciremo a obbligarlo, ehm, convincerlo a vincere la sua ritrosia o timidezza e diventare dei nostri.

Ma che cos'è poi la Lettura ad Alta Voce? E' lettura. Punto. E' una lettura espressiva che non arriva però ad essere una recitazione. Considerata strumento fondamentale per la crescita emozionale e cognitiva, nel nostro caso, in quanto scuola, dello studente.

Ritornando al contributo della signora Maria Paola, sicuramente ella si è voluta riallacciare alla attuale triste tematica che purtroppo stiamo vivendo durante la lotta al Coronavirus Covid19. Il problema delle case di riposo, che qualche disattenzione imperdonabile ha fatto diventare dei focolai di infezione invece che dei luoghi sicuri, e ovviamente, con la poesia di Totò da lei scelta, il tema della morte.

E lascio spazio alla Poesia.

Buon ascolto.

La vostra Biblioprof.

P.S. Ci farebbe piacere averti come nostro lettore "follower" premi il tasto segui della colonna destra (qui accanto).


L'ospizio - Checco Durante


'A Livella - Totò



La signora Maria Paola ci ha anche inviato delle poesie scritte da lei, in romanesco, riguardo alla cucina. In via del tutto eccezionale, anche se non attinenti alla Lettura ad Alta Voce di cui ci occupiamo con il nostro progetto, le pubblichiamo per la simpatia e la tematica del cucinare che in questo periodo di quarantena non è mancato.
Grazie ancora Maria Paola Barbieri.


Oggi cucino io:la frittata rognosa di Maria Paola Barbieri



S'intigna a cucina' lui: le recchiette colle cozze, cacio e pepe