lunedì 8 giugno 2020

Leggiamo ad Alta Voce - Ma quello alla mia destra

Pubblichiamo oggi un interessante racconto di Dorothy Parker: "Ma quello alla mia destra" letto da  Paola Scotto di Tella del Comitato di Quartiere Grottaperfetta, che ringraziamo per aver aderito alla nostra iniziativa.
Il racconto è tratto dalla raccolta Giochi di Società. Anche questa volta, speriamo che quello che vi proponiamo sia uno spunto per conoscere un libro, un autore e creare in voi curiosità ed interesse.


Le immagini che accompagnano la lettura sono scelte dal prof. Sirio Corinaldesi che ringraziamo per la carica positiva che sta donando per la riuscita di questa iniziativa.

Buon ascolto dalla vostra Biblioprof.








Dorothy Parker
Orfana di madre fin dalla primissima infanzia, Dot crebbe nell'Upper West Side di New York. A dispetto della sua origine ebraica da parte di padre, e dell'estrazione protestante della sua matrigna, fu mandata al collegio cattolico del Santissimo Sacramento. A 9 anni perse la matrigna e nel 1912 morì anche suo zio, Martin Rothschild, nell'affondamento del Titanic. Infine, perse anche il padre nel 1913. Nonostante il cognome, non v'era parentela alcuna con i famosi banchieri Rothschild e la stessa Dorothy ammise sempre di sentirsi a disagio nel portare un cognome ebreo in un periodo in cui persino l'America non era immune dall'antisemitismo.
Fino a 21 anni le sue principali entrate vennero dal lavoro di pianista in una scuola di danza, finché, da poetessa autodidatta, si fece notare da Vanity Fair, periodico al quale vendette un suo componimento. Alla fine del 1914 fu assunta da una testata dello stesso gruppo editoriale di Vanity Fair, Vogue, come assistente editoriale. Nel 1917 conobbe e sposò Edwin Pond Parker II, un broker alla Borsa di New York, inviato subito dopo il matrimonio al fronte in Europa per la Grande Guerra. Nel frattempo Dorothy si trasferì a Vanity Fair come critico teatrale, all'inizio come rimpiazzo di P.G. Wodehouse: fu questo l'inizio della sua carriera. Conobbe Robert Benchley, del quale divenne amica intima, e Robert E. Sherwood. La compagnia iniziò a pranzare all'hôtel Algonquin (un albergo sito in una traversa tra la Quinta e la Sesta strada di Manhattan, famoso per essere il ritrovo di artisti vari, scrittori, intellettuali e giornalisti) insieme ad altri membri fondatori della cosiddetta Tavola rotonda dell'Algonquin.
Dorothy Parker ha notevolmente influenzato la cultura americana del suo periodo, e la sua eredità si sente ancora ai giorni nostri. A titolo d'esempio, il suo nome appare su una canzone di Prince (The Ballad of Dorothy Parker) e nel 1994 uscì un film ispirato alla vita di Dot e dei suoi amici dell'Algonquin, Mrs. Parker e il circolo vizioso (Mrs. Parker and The Vicious Circle, diretto da Alan Rudolph).
Nel 2006, la commediografa romana Valeria e Moretti e la regista francese Rachel Salik le hanno dedicato una brillante commedia "Hotel Dorothy Parker", andato in scena al Théâtre les Déchargeurs, che è rimasto in cartellone sei mesi. Protagoniste, sei attrici: Geneviève Mnich, Susanne Schmidt, Sylvie Jobert Yvette Caldas, Betty Bussmann E Gonzague Phélip. 

Fonte: Wikipedia




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